Avvenire di Calabria

L'azienda edile del geometra Siclari è impegnata nella realizzazione per l'impianto di potabilizzazione del servizio

Diga del Menta, danneggiamenti al cantiere: coro di reazioni

Ignoti si sono introdotti rubando un escavatore, un gruppo elettrogeno, una saldatrice, un compressore, varie attrezzature e materiali

Redazione Web

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Ignoti malviventi si sono introdotti nel cantiere, aperto dall’azienda del geometra Siclari per l’impianto di potabilizzazione al servizio della diga del Menta, rubando un escavatore, un gruppo elettrogeno, una saldatrice, un compressore, varie attrezzature e materiali, nonché danneggiando strumenti di lavoro e suppellettili che non sono riusciti a portare via. Siclari, che si trovava fuori sede, appreso dell’accaduto è immediatamente rientrato a Reggio Calabria dove, dopo aver constatato di persona l’entità dei danni (pari a circa 80mila euro), ha sporto denuncia alle forze dell’ordine.

Il presidente di Confindustria Reggio Calabria, Giuseppe Nucera: "Reggio Calabria, pressocché impossibile svolgere attività di impresa"

Ferma condanna è stata espressa dal direttivo di Confindustria Reggio Calabria, guidato dal presidente Giuseppe Nucera. Secondo gli industriali reggini “il ripetersi di atti intimidatori, che hanno cagionato danni per svariate decine di migliaia di euro, è motivo di allarme e rende pressoché impossibile lo svolgimento dell’attività d’impresa a Reggio Calabria. Esprimiamo solidarietà, vicinanza e amicizia a Francesco Siclari, alla sua famiglia e ai suoi lavoratori, colpiti e turbati da questo ennesimo inaccettabile episodio. Il settore dell’edilizia, già duramente provato da una crisi della quale non si intravede ancora la fine sul nostro territorio, subisce conseguenze devastanti anche da vicende come questa, che in numerose circostanze hanno riguardato l’azienda Siclari. Rivolgiamo a Francesco – conclude il direttivo di Confindustria Reggio Calabria – l’appello ad andare avanti con determinazione nella sua battaglia per riaffermare, attraverso il lavoro, condizioni di sviluppo e legalità per il nostro territorio. Al tempo stesso, auspichiamo che gli inquirenti facciano luce al più presto sulla vicenda assicurandone i responsabili alla giustizia”.

Il presidente dell'Associazione dei costruttori edili calabresi (Ance), Francesco Berna: "Diventa sempre più faticoso alzarsi la mattina e andare a lavorare"

"Esprimo solidarietà al presidente di Ance Reggio Calabria, Francesco Siclari, per il grave furto e il danneggiamento avvenuti la scorsa notte contro la sua azienda". Lo afferma il presidente di Ance Calabria, Francesco Berna, che prosegue: "Quanto accaduto nel cantiere per la realizzazione del potabilizzatore al servizio della diga del Menta è l'ennesimo grave episodio, che accende i riflettori su fatti di microcriminalità, che rappresentano un fenomeno oggi nuovo nel nostro territorio, e che si aggiungono alla presenza della criminalità organizzata. Stretta in questa morsa, l'economia sana - prosegue Berna - resta soffocata. Le imprese già fanno i conti con il perdurare della crisi, con la drammatica contrazione delle commesse sia pubbliche che private, con la paralisi burocratica delle stazioni appaltanti e con l'oppressiva presenza dei clan. Queste vicende, che aggiungono al quadro d'assieme una pesantissima cappa di incertezza, lasciano l'amaro in bocca e diventa sempre più faticoso alzarsi la mattina e lavorare per far crescere il nostro territorio. Mando un pensiero di affettuosa amicizia a Francesco Siclari - conclude Berna - e lo invito ad andare avanti, nonostante tutto, sapendo che non verrà lasciato da solo dalla parte sana della società che è la stragrande maggioranza dei cittadini reggini e calabresi".

Il Sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà: "Siclari prosegua con passione e perseveranza"

«I furti e i danneggiamenti all’azienda di Siclari sono un episodio grave che va stigmatizzato con forza - ha aggiunto il sindaco - purtroppo non è la prima volta che la sua impresa viene presa di mira da episodi di questo tipo. Ma sono certo che quest’ennesimo atto intimidatorio non distoglierà il Presidente degli imprenditori edili reggini, dal continuare con passione e perseveranza il suo impegno a servizio del territorio. In attesa che sia fatta piena luce su questo grave episodio e che gli autori del vile gesto siano al più presto assicurati alla giustizia, a nome mio e delle amministrazioni comunale e metropolitana, rivolgo sentimenti di vicinanza ai lavoratori dell’impresa, al Presidente Siclari e alla sua famiglia».

Il presidente di Confindustria Giovani Reggio Calabria, Simone Furfaro: "Le Istituzioni si assumano la loro responsabilità"

"Come giovani imprenditori ci chiediamo quanto tempo debba ancora trascorrere e quali altri episodi analoghi si debbano verificare affinché ci sia una reale, compiuta e fattiva presa di coscienza che in questa provincia la legalità e le regole del vivere civile e democratico sono letteralmente ignorate. Ci chiediamo, inoltre, - afferma il presidente di Confindustria Giovani Reggio Calabria, Simone Furfaro  - come si possano conciliare politiche di sviluppo e ipotesi di investimento in questa realtà in assenza delle condizioni minime per condurre una qualsiasi attività imprenditoriale. Lo diciamo senza mezzi termini - ribadisce il Gruppo Giovani di Confindustria Reggio Calabria - quanto sta accadendo impone una forte e seria assunzione di responsabilità da parte delle istituzioni e delle autorità preposte se vogliamo che questo territorio non rimanga definitivamente affossato nel baratro del sottosviluppo e della marginalizzazione".

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