Avvenire di Calabria

Diocesi: Assisi, domani torna la preghiera interreligiosa per la pace. Sarà dedicata al Myanmar nel ricordo di Papa Francesco

di Redazione Web

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Torna domani ad Assisi l’appuntamento di preghiera per la pace, questo mese dedicato al Myanmar e nel ricordo di Papa Francesco. L’iniziativa voluta dal vescovo di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino e di Foligno, mons. Domenico Sorrentino, e portato avanti dalla Commissione diocesana per lo “Spirito di Assisi” si ripete con cadenza mensile e cade questo mese il giorno dopo i funerali del Santo Padre e nella data inizialmente prescelta per la canonizzazione di Carlo Acutis. “Il consueto invito da Assisi alla preghiera comune – ha scritto il vescovo – questo mese non può non riecheggiare la gioia che noi cristiani stiamo vivendo per la celebrazione della Pasqua. In unità di calendario e di fraternità con i cristiani dell’Oriente, a pochi giorni dalla Pesach ebraica e dalla festa buddista di Vesak. Questa festa gioiosa è stata purtroppo turbata dalla morte di papa Francesco. La Chiesa è in lutto. Ma a Pasqua, quando noi cristiani ricordiamo la morte e la risurrezione di Gesù, tutto dice pace. ‘Pace a voi’ fu il primo saluto del Risorto ai discepoli. ‘Pace’ è stata anche l’ultima parola, quasi il testamento, di Papa Francesco”. “Purtroppo, stando alle cronache, la pace sembra tanto lontana”, ha rilevato mons. Sorrentino, aggiungendo che “la profezia di Isaia ‘un popolo non alzerà più la spada contro un altro popolo, non si eserciteranno più nell’arte della guerra’ (Is 2, 4) sembra solo un bel sogno. Come uomini e donne di fede, nelle ricchezze espressive di tante religioni, noi coltiviamo con fiducia proprio questo sogno, ritrovandoci spiritualmente insieme il 27 di ogni mese a pregare per la pace, come fecero, circa trent’anni fa, il 27 ottobre 1986, i leaders di tutte le religioni convocati ad Assisi da Giovanni Paolo II. Essi si ponevano nel solco di san Francesco che, spogliandosi di ogni bene terreno fino alla nudità, divenne un “disarmato” per eccellenza e un costruttore di pace”. “Ci è di stimolo a sognare la pace anche la figura del giovane beato Carlo Acutis, che Papa Francesco aveva deciso di dichiarare santo proprio il prossimo 27 di aprile”, ha proseguito il vescovo, evidenziando che “toccherà ora al prossimo Papa. Ma a me pare interessante, e quasi un segno dal cielo, che la canonizzazione sarà possibile sulla base di un miracolo di guarigione avvenuto per una giovane donna della Costa Rica, l’unico, o uno dei pochissimi Paesi al mondo, che, per amor di pace, ha scelto di rinunciare persino ad avere un esercito”. “Vogliate, per favore, accogliere l’invito a pregare in modo speciale, questo mese, per il Myanmar, un Paese che, al pari di quanto avviene in altri strazianti scenari – Ucraina, Russia, Israele, Gaza e molti altri –, vive una tragedia immane dovuta prima alla guerra, poi al terremoto che ha causato migliaia di vittime, con tante persone rimaste senza casa, provate per giunta da un tempo inclemente. Il 27 aprile – ha concluso mons. Sorrentino – vorremo essere spiritualmente al loro fianco. Nel ricordo affettuoso, che mi auguro comune a tutti noi, del nostro Papa defunto, vi ringrazio per la vostra condivisione”.
Come di consueto religiosi e laici sono invitati a pregare nei vari momenti e nelle celebrazioni eucaristiche della giornata. Non è previsto un momento comune ma ognuno è invitato a pregare per questa intenzione nell’arco della giornata del 27 aprile.

Fonte: Agensir

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