Portogallo: Braga, settimana della salute mentale promossa dalle Suore ospedaliere
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È una mano per accompagnare verso un percorso di autonomia le donne vittime di violenza che patiscono forme di fragilità economiche dovute anche al vissuto familiare. Accade in Sicilia, in un paese del messinese, grazie alla mediazione del servizio microcredito della Caritas diocesana di Catania che tramite il progetto “Progetto Ruth-Microcredito di libertà” ha permesso a una giovane donna vittima di violenza di ottenere un piccolo prestito a tasso agevolato, un tassello economico che è frutto di un ascolto e di accompagnamento guidato da professionisti.
Il progetto nasce nell’ambito di un protocollo d’intesa di durata triennale sottoscritto dal ministero per le Pari opportunità e la famiglia, l’Ente Nazionale per il Microcredito, l’associazione bancaria italiana, la Federazione italiana delle Banche di credito cooperativo e Caritas Italiana. In questo contesto è stato istituito un Fondo di garanzia di 3 milioni di euro a valere su risorse del bilancio del Dipartimento per le Pari opportunità, destinati per 2,5 milioni alla copertura integrale di garanzia dei finanziamenti di microcredito sociale che verranno erogati nell’ambito del progetto, e per 500mila euro all’abbattimento del taeg, nella misura del 100%, sulle operazioni di microcredito sociale e di microcredito imprenditoriale. L’importo è stato erogato da UniCredit e contribuirà a un percorso di emancipazione che sarà attentamente monitorato dai Cav locali in costante contatto con la Caritas diocesana di Catania che, essendo l’unica realtà siciliana ad aver aderito al progetto, è il riferimento regionale per mediare le richieste di accesso. L’organismo pastorale della carità, attraverso il proprio servizio dedicato, guida la donna nelle fasi dell’istruttoria e dell’ottenimento del microcredito, seguendola anche in tutta la fase di rimborso.
Fonte: Agensir
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