Avvenire di Calabria

Diocesi: Casale Monferrato, domani al santuario di Crea il vescovo Sacchi presiederà il rito della dedicazione del nuovo altare

di Redazione Web

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Si celebra nel fine settimana, al santuario della Madonna di Crea, nella diocesi di Casale Monferrato, il solenne rito della dedicazione del nuovo altare. L’intero presbiterio è stato oggetto dell’adeguamento liturgico alla luce del Concilio Vaticano II dopo quasi 60 anni di “provvisorietà”. Oggi, alle 21, il vescovo Gianni Sacchi presiederà la liturgia della Parola con la benedizione della nuova sede presidenziale, dell’ambone e la deposizione delle reliquie dei santi nel nuovo altare. Sono le reliquie di sant’Evasio, sant’Eusebio e san Luigi Gonzaga. Nella notte saranno sigillate ponendo sull’altare una lastra di marmo. Domani, domenica, alle 17, il vescovo presiederà il solenne pontificale con la dedicazione del nuovo altare. Il nuovo altare, la nuova sede presidenziale e il nuovo ambone – si legge in una nota della diocesi – sono stati ideati da Luisa Valentini seguendo le indicazioni liturgiche e della Soprintendenza. All’opera si è messo un gruppo di lavoro diocesano.
“Il posizionamento di un altare provvisorio (prototipo volumetrico del futuro altare) – commenta il rettore mons. Francesco Mancinelli, che è anche responsabile dell’Ufficio liturgico diocesano – ha permesso di liberare il presbiterio dalle pedane e di valorizzare il pavimento settecentesco di intarsi marmorei”. Proprio questi intarsi sono stati ripresi nella progettazione dell’altare in bronzo. Aggiunge mons. Mancinelli: “Anche il luogo della Parola e la sede presidenziale sono stati liberati dalle rispettive pedane lignee; un leggio è stato collocato nel luogo dove verrà installato il nuovo ambone mentre la sede è stata installata nell’area dell’antica cattedra abbaziale. La proposta del gruppo di lavoro, cui è stato affidato l’adeguamento liturgico, scaturisce da una riflessione sulle sperimentazioni in atto, condotte per un intero anno liturgico con l’obbiettivo di migliorare la funzionalità dell’area presbiterale”.

Fonte: Agensir

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