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“La Comunità energetica rinnovabile è un segno concreto di speranza e corresponsabilità. È un modo per prenderci cura insieme del Creato e delle persone, specialmente quelle più fragili”. Lo ha dichiarato il vescovo di Massa Carrara-Pontremoli, mons. Mario Vaccari, in occasione dell’annuncio ufficiale da parte della diocesi della costituzione della propria Comunità energetica rinnovabile (Cer), attiva sul territorio apuano. La nuova Cer, di cui la diocesi è soggetto referente, rappresenta un importante passo avanti verso una gestione più equa, sostenibile e comunitaria dell’energia, in linea con i principi della transizione ecologica e dell’inclusione sociale. “Invitiamo tutte le comunità, parrocchie e cittadini a partecipare attivamente: insieme possiamo costruire un futuro più giusto, solidale e sostenibile”, ha aggiunto il vescovo.
Il progetto – viene spiegato in una nota – prevede l’installazione di circa 20 impianti fotovoltaici in una prima fase, distribuiti presso parrocchie e strutture ecclesiali situate nei territori dei comuni con meno di 5.000 abitanti, secondo quanto previsto dal bando Gse. Gli impianti saranno realizzati in modo capillare su tutto il territorio della provincia, nei diversi ambiti sottesi alle relative cabine primarie, così da massimizzare l’impatto della condivisione all’interno delle Comunità energetiche. Un’ulteriore fase di ampliamento è già in programmazione per partecipare al prossimo bando dedicato agli impianti fotovoltaici da realizzare nei territori dei comuni sotto i 35.000 abitanti.
Il progetto – prosegue la nota – è stato promosso da un gruppo di lavoro interno alla diocesi, con il coordinamento dell’Ufficio Economato che sottolinea l’importanza della collaborazione territoriale: “È un progetto ambizioso e di grande valore sociale e ambientale, che parte dalla nostra rete parrocchiale per generare benefici concreti per le famiglie, i territori e l’ambiente. Ringraziamo con stima e riconoscenza Toscana Innova s.r.l. per l’accompagnamento tecnico e strategico che ha permesso alla diocesi di muovere con sicurezza e visione in questo ambito innovativo”. “Accompagnare la diocesi in questo percorso – ha dichiarato Giacomo Giannarelli, presidente di Toscana Innova – è stato per noi un onore e un impegno sentito: la Cer della diocesi di Massa Carrara-Pontremoli è un esempio virtuoso di come anche gli enti ecclesiastici possano essere protagonisti dell’energia condivisa e della sostenibilità sociale”. “Siamo convinti che questo modello – ha aggiunto – potrà essere replicato in altri territori, innescando un cambiamento diffuso e inclusivo”.
La Cer – viene sottolineato dalla diocesi – si propone come motore di solidarietà energetica, favorendo l’autoconsumo collettivo, la riduzione della povertà energetica e la valorizzazione delle risorse locali.
Fonte: Agensir