Avvenire di Calabria

Diocesi: mons. Lomanto (Siracusa), “mettere al centro la persona e non le statistiche, la carità e non i like, l’incontro con gli altri e non le visualizzazioni sterili”

di Redazione Web

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“Una società che vuole essere umana deve mettere al centro la persona e non le statistiche, la carità e non i like, l’incontro con gli altri e non le visualizzazioni sterili, che il più delle volte sono segno di solitudini infinite”. Lo ha detto l’arcivescovo di Siracusa, mons. Francesco Lomanto, ieri mattina nel suo discorso dal balcone per la Festa del Patrocinio di Santa Lucia. La festa ricorda il miracolo del 1646 quando a Siracusa imperversava una carestia ed i siracusani chiesero aiuto alla patrona: dal mare arrivarono navi cariche di grano ed una colomba avvertì i fedeli riuniti in preghiera in cattedrale.
“Noi che guardiamo con ammirazione devozione a santa Lucia – ha ammonito il presule – vogliamo impegnarci come lei a piantare il seme della speranza nella nostra società che rischia di smarrirsi nei freddi calcoli degli algoritmi e dell’intelligenza artificiale. Dobbiamo scommettere e ritornare a costruire partendo dalla semplicità del cuore, vivendo la comunione tra di noi”. Poi, rivolgendosi al mondo della politica, ha auspicato che “la politica sia sempre al servizio del bene comune, mirando ad un’economia solidale e attenta verso chi è nel bisogno, perché se il più debole è tutelato nelle giuste attenzioni, ne guadagna tutta la società. La sanità ponga al centro la dignità della persona umana e garantisca il diritto alla salute uguale per tutti con strutture idonee, come l’auspicata costruzione del nuovo ospedale civico di Siracusa. È urgente pensare insieme, progettare insieme, disegnare sentieri di pace, operare per il bene di tutti, impegnandoci per la promozione sociale con l’intelligenza del cuore e non delegando a nessuna intelligenza artificiale”.
A presiedere il Pontificale è stato il card. Paolo Romeo, arcivescovo emerito di Palermo: “Guardando la vergine Lucia ci è consegnata la fede dei nostri Padri”, ha sottolineato il porporato, aggiungendo che “la testimonianza di fedeltà di Lucia a Cristo, innamorata di Cristo. La palma che porta nella sua mano destra ci ricorda questa testimonianza che dovrebbe essere la testimonianza di tutti noi cristiani. E sulla mano sinistra, i suoi occhi di cui oggi abbiamo tanto bisogno per vedere la realtà: purtroppo non abbiamo occhi per vedere nei nostri fratelli il volto di Cristo. E non siamo capaci di amare e di condividere”. Il card. Romeo ha invitato a camminare “sui sentieri della santità. Guardiamo le spighe che ci ricordano il motivo che ci riunisce oggi in preghiera: vogliamo ringraziare di questo Patrocinio di Lucia che ha permesso con il suo intervento di soddisfare la fame che affliggeva i siracusani”. “Anche oggi – ha osservato – c’è carestia nel mondo dell’amore autentico”. “Oggi – ha concluso – dobbiamo invocare il patrocinio di Lucia perché venga in soccorso di ciascuno di noi, perché ci aiuti a vivere e a testimoniare il vero amore a Dio e ai fratelli. Se non riusciamo a vedere nei nostri fratelli il volto di Cristo non saremo capaci di cambiare noi. Chiediamo l’intercessione di Lucia per trasmettere alla nuove generazioni questa fede”.

Fonte: Agensir

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