Avvenire di Calabria

Diocesi: Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo, la “Beata Vergine Maria Regina “di Canneto” diviene la patrona della Chiesa locale

di Redazione Web

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La data del 1° maggio 2024 diviene una data storica per la diocesi di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo. In questo giorno, infatti, il vescovo Gerardo Antonazzo, nell’aprire – come ormai è tradizione – nel santuario basilica minore di Canneto, il mese di maggio, mese mariano per eccellenza, ha dato l’annuncio ufficiale: la “Beata Vergine Maria Regina “di Canneto” diviene la patrona della diocesi di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo.
La richiesta, inoltrata lo scorso 25 marzo da mons. Antonazzo al Dicastero per il culto e la disciplina dei sacramenti, era di confermare l’approvazione della patrona della diocesi. Ebbene, l’approvazione è giunta, datata 16 aprile, con il decreto di conferma della elezione della “Beata Vergine Maria Regina, sotto il titolo “di Canneto”, dopo la presentazione di una dettagliata e ricca documentazione presentata al Dicastero, secondo le norme prescritte, circa la consultazione condotta in diocesi in occasione del Sinodo, in cui si attesta “inequivocabilmente” il consensus fidelium nel chiedere tale elezione.
È innegabile, in effetti, come la pietà popolare nei confronti della Vergine Bruna di Canneto in Settefrati (Fr) sia corale e profonda, viva da secoli, capace di unire le genti di varie regioni, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania e sia fattore di coesione spirituale. L’aggregazione spontanea dei pellegrini in forma di “Compagnie”, che si recano a piedi a Canneto e lì si ritrovano e fraternizzano, è sotto gli occhi di tutti. Oggi si nota un po’ ovunque che le chiese si svuotano, mentre i santuari sono affollati di persone alla ricerca di senso, dal momento che la società odierna evidentemente non riesce a colmare il vuoto interiore che tutti constatano e di cui tutti soffrono. Dunque, da parte della Chiesa bisogna valorizzare la pietà popolare, farla diventare “forma privilegiata di evangelizzazione”.
Il decreto della Santa Sede stabilisce che la celebrazione liturgica annuale in onore della Beata Vergine Maria Regina, sotto il titolo di Canneto, patrona della diocesi, resta fissata come previsto dal Calendarium Romanum al 22 agosto di ogni anno (anniversario della dedicazione del santuario, della consacrazione dell’altare, e dell’elevazione del santuario a titolo e dignità di basilica papale). La giornata del 22 agosto avrà per la diocesi il grado di festa, per il santuario di Canneto di solennità. Per tali ragioni, ad ogni celebrazione eucaristica del 22 agosto nella basilica-santuario di canneto è annessa l’indulgenza plenaria, alle condizioni richieste dalla Chiesa.
Viene inoltre confermato il patronato delle quattro città comprese nella denominazione della diocesi: Santa Restituta V. e M. patrona della città di Sora; San Benedetto Abate patrono della città di Cassino; S. Tommaso d’Aquino patrono della città di Aquino; San Giovanni Battista patrono della Città di Pontecorvo.
Per l’occasione, il vescovo Antonazzo ha scritto una lettera pastorale dal titolo “Beata Vergine Maria Regina, di Canneto – Patrona della diocesi di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo”, indirizzata a presbiteri, diaconi, consacrati e religiosi, autorità civili, fedeli, devoti, e pellegrini tutti, in cui, spiega una nota della diocesi, “racconta e spiega tutta la questione, porge riflessioni e constatazioni sulla storia passata e la situazione attuale, innalza lodi a Maria, e soprattutto invita ad alzare gli occhi per guardare lei, la Madre, e a fare tutti in modo unanime e corale e con affetto filiale l’atto di affidamento a lei di tutte le nostre famiglie, i malati, i giovani, i sofferenti, perché tutti abbiamo bisogno di aiuto e protezione e la Vergine Bruna di Canneto è pronta per noi”.

Fonte: Agensir

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