Avvenire di Calabria

Dopo 13 anni il sacerdote lascia le due parrocchie per proseguire il suo ministero a Masella di Montebello Jonico

Don Zampaglione saluta le comunità di Roghudi e Marina di San Lorenzo

Il saluto commosso del parroco: «Tanto è stato fatto in questi anni, tanto rimane da fare. Grazie per avermi supportato e aiutato»

di Redazione Web

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Dopo 13 anni don Giovanni Zampaglione termina la sua "missione" nelle due comunità di Roghudi e Marina di San Lorenzo.  13 anni intensi, iniziati l’11 ottobre del 2009. In questi giorni il saluto e il ringraziamento della comunità al sacerdote che, in questo lungo tempo, ha fatto da guida e padre.

«Sono stati tredici anni intensi». Un commosso don Giovanni Zampaglione racconta il periodo trascorso alla guida delle due comunità di Roghudi e Marina di San Lorenzo. Un cammino di crescita personale e comunitaria iniziato nell’ormai lontano 11 ottobre 2009. In questi intensi anni, racconta il sacerdote, «ho sempre cercato di vivere uno stile semplice ed essenziale, disponibile e credibile agli occhi della gente».


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«Sono arrivato in punta di piedi», racconta ancora don Zampaglione nel ricordare «con piacere», l’accoglienza a lui riservata dal suo predecessore «don Marco Scordo e dalle due comunità: di Roghudi e Marina di San Lorenzo».

Un giovane sacerdote che si è dato subito da fare per le comunità della Santissima Trinità di Marina di San Lorenzo e di Maria Santissima Annunziata-San Nicola di Bari di Roghudi. Non a caso don Zampaglione è stato soprannominato dalla gente, in mezzo alla quale ha vissuto la sua missione pastorale, «un vulcano sempre pieno di idee e iniziative».

Don Giovanni Zampaglione con la comunità di Roghudi

«Le mie due comunità le ho sempre considerate le "Fontane del Villaggio" secondo l’espressione tanto cara al Santo Padre, papa Giovanni XXIII che recita cosi: "La parrocchia è come la vecchia fontana del villaggio che disseta le varie generazioni. Noi cambiamo, la fontana resta"».

Un ministero, quello di don Giovanni Zampaglione, durante il quale il valore della Comunione è stato un autentico vessillo. «La comunione, come dice papa Francesco, è davvero uno dei nomi della Misericordia. Tanto è stato fatto in questi anni nelle due parrocchie, ma tanto resta da fare». 

«Grazie alla collaborazione della comunità di Marina di San Lorenzo, di tanti villeggianti e imprenditori – è la testimonianza di alcuni laici del territorio – il nostro parroco ha ridato splendore alla chiesa di Marina di San Lorenzo per quanto concerne i vari arredi sacri, le vetrate, i microfoni. Ma, soprattutto, don Giovanni Zampaglione, grazie al suo carisma di prete giovane, è riuscito ad accattivarsi la stima di tutti (piccoli, giovani e anziani) proprio perché è “un pastore con l'odore delle pecore, pastore in mezzo al suo gregge”. Da quando è arrivato si è messo subito a disposizione delle due comunità: A Roghudi ha fatto arrivare le suore della "Fraternità Shalom". È presente nelle due parrocchie il Consiglio pastorale e quello economico, il coro parrocchiale. C’è inoltre un blog: "SALTOLAVECCHIA" che fa da collante per le due comunità. Per i più piccoli e i ragazzi, inoltre, è stato avviato l'oratorio invernale ed estivo e il Grest che ha visto la partecipazione di tantissimi bimbi ed educatori. Si è data, inoltre, nuova linfa al teatro che tende ad aggregare la gente più adulta. Il tutto grazie alla collaborazione di una nuova associazione culturale presente nella nostra comunità: “Oltre il sipario”».

Ogni anno nelle due comunità parrocchiali di Roghudi e Marina di San Lorenzo vengono organizzate tre feste che durano una settimana con iniziative dal punto di vista civile e religioso e che vedono la partecipazione delle due comunità. Tanta attenzione da parte del parroco e delle suore è stata data agli ammalati che vengono visitati periodicamente e mensilmente. Nelle due comunità è presente il Banco alimentare che si occupa delle persone e dei stranieri presenti nei territori e che vivono situazioni di disagio. 

Non mancano per le due parrocchie i momenti ricreativi e i pellegrinaggi per tutti e che vengono fatti assieme (anche ad altre comunità) per far passare l'idea di essere "Comunità in uscita" come vuole papa Francesco. 

«Tanto è stato fatto in questi anni tanto rimane da fare. A tutti – ancora le parole di don Zampaglione – dico grazie perché mi avete supportato e aiutato a orientare sempre di più la mia vita ove ho messo Cristo al centro di tutto e ho fatto ruotare e lo faccio tutt'ora attorno a lui che è la mia via, verità e vita».

Don Giovanni Zampaglione, nel suo saluto alle due comunità, ringrazia i sindaci di Roghudi e Marina di San Lorenzo con i quali, afferma, «si è lavorato bene nel rispetto dei ruoli e con i quali c’è stata tanta sinergia e collaborazione per il bene dei paesi. Chiedo perdono – continua il sacerdote – se ho urtato in maniera inconsapevole qualcuno. Da parte mia posso dire che ho amato tutti e vi porterò per sempre nel mio cuore.  Nella mia preghiera quotidiana c’è un posto riservato per le comunità di Roghudi e Marina di San Lorenzo.  Mi permetto di invitarvi a "cercare ogni giorno le cose di lassù e come cristiani, riconosciamo i veri doni che ci sono dati: la Parola e l'Eucarestia». 

Don Zampaglione con la comunità di Marina di San Lorenzo

Nel congedarsi da guida e pastore di Roghudi e Marina di San Lorenzo, don Giovanni Zampaglione nel rivolgersi ai fedeli con cui ha vissuto 13 anni del suo ministero sacerdotale, consegna loro «due espressioni che sono state le mie "compagne di viaggio" di questi anni: gareggiate nello stimarvi a vicenda, ossia: vogliatevi bene. L'altra è una massima di San Giovanni della Croce: "Alla sera del nostro dì saremo giudicati sull'Amore”. Quindi: amatevi, amatevi, amatevi. Pregate per me che tra qualche mese inizierò la mia nuova missione pastorale nel mio "paesello" di Masella: Parrocchia dei Santi Cosma e Damiano e vi invito a pregare per i miei successori: don Leula (Marina di San Lorenzo) e don Fabrizio a (Roghudi).   Ai nuovi parroci auguro un buon lavoro e una proficua crescita delle due comunità verso quelle "sane abitudini" basate sulle relazioni autentiche fondate sul "gareggiare nello stimarsi a vicenda" e sul perdono reciproco. Concludo con una bella immagine di un papà straniero che una sera salutandomi mi disse: Ciao papà o ciao don a presto». 


PER APPROFONDIRE: Nuove nomine di Morrone, provvedimenti per parrocchie e uffici di Curia


Subito dopo le Sante Messe a don Giovanni Zampaglione sono state consegnate due targhe a Roghudi dal sindaco Pierpaolo Zavettieri e a Marina di San Lorenzo dall'Associazione "Calabriamoci” da parte del presidente Paolo Neri in segno di riconoscenza per questi 13 anni vissuti insieme alle due comunità.

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