Beni confiscati, ritardi sul bando della discordia
L’Agenzia della Coesione ha prorogato la scadenza al 31 marzo, ma il Terzo Settore insiste nell’evidenziare le criticità. Il rischio è di ottenere un mezzo harakiri burocratico.
Si chiama "Locride" ed è un ostello della gioventù che apre i battenti, a Locri, all'interno di un bene confiscato alla 'ndrangheta e ristrutturato alla bisogna. A gestire l'ostello, pensato per un "turismo responsabile", sarà il Consorzio Goel che si è aggiudicato l'assegnazione gratuita del bene, avendo la meglio su un'altra offerta, dopo che la precedente gara, indetta dal Comune di Locri la scorsa primavera, era andata deserta.
L'ostello "Locride" è una struttura ricettiva nuova e moderna di cinque piani con ascensore, in grado di ospitare fino a 45 persone. "Il progetto presentato da Goel, in collaborazione con il Comune di Locri, guidato dal sindaco Giovani Calabrese - è detto in un comunicato del Gruppo Goel - si propone di promuovere uno sviluppo turistico e sociale che restituisca valore al territorio in una modalità esattamente opposta e contraria all'usurpazione mafiosa che, invece, paralizza lo sviluppo e crea disoccupazione e precarietà per tutti".
L’Agenzia della Coesione ha prorogato la scadenza al 31 marzo, ma il Terzo Settore insiste nell’evidenziare le criticità. Il rischio è di ottenere un mezzo harakiri burocratico.
Il 20 marzo andrà in scena un momento di socialità e sport presso l’oratorio salesiano di Locri. Una nuova opportunità di gioco e aggregazione, dunque, per il mondo pigiessino calabrese.
Il Viminale ha dal suo canto già provveduto a individuare una lista di quasi 300 beni confiscati alla criminalità organizzata da destinare a strutture di accoglienza.
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