Avvenire di Calabria

Un momento di festa che mancava da due anni: tra gli eventi più attesi di inizio anno pastorale

Dopo la pandemia torna la festa del Ciao a Rossano

L'arcivescovo Aloise ha guidato al preghiera finale con cui ragazzi ed educatori Acr hanno affidato le loro gioie al Signore

di Anna Russo

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Dopo oltre due anni di stop imposti dalla pandemia da Covid - 19, è tornata nell'arcidiocesi di Rossano - Cariati la festa del "Ciao". Centinaia di bambini e ragazzi si sono ritrovati per festeggiare uno dei momenti più attesi di inizio anno pastorale.

Gioia, spensieratezza e sorrisi: è con questo stato d’animo che più di 400 tra bambini e ragazzi di età compresa tra i 3 e i 14 anni, accompagnati dai loro educatori, hanno partecipato alla Festa diocesana del “Ciao”, che si è svolta sabato 12 novembre presso la parrocchia Maria Madre della Chiesa in Rossano.

Finalmente, dopo 2 anni di stop forzato, siamo ripartiti con gli appuntamenti a carattere diocesano. Grande entusiasmo da parte di tutti, ragazzi, educatori, famiglie. La festa del “Ciao” dell’Azione Cattolica rappresenta l’appuntamento annuale che sancisce l’avvio del cammino associativo.

Lo slogan della festa del "Ciao" di Rossano: "Ragazzi che Squadra"

Lo slogan di quest’anno “Ragazzi che Squadra” mette al centro il tema dello sport, partendo dall’insegnamento di un proverbio africano che dice “Da soli si va veloci, ma insieme si va lontano”. Lo sport come scuola di collaborazione, in cui si impara a fare squadra, dove si cresce insieme per perseguire un obiettivo comune. I valori alla base della vita del vero sportivo si intrecciano con i valori del Cristiano: l’onestà, il rispetto, l’impegno, la fratellanza, il sacrificio.

E’ stata un'occasione unica per fare squadra con vecchi e nuovi amici, per scendere tutti in campo, per sperimentare la bellezza di essere “chiamati insieme” ad essere chiesa, per affidare al Signore il nostro anno associativo.

L'affidamento al Signore di bambini e ragazzi

Radunati tutti nel piazzale della parrocchia Maria Madre della Chiesa, per l’accoglienza a ritmo di musica tra le note dell’inno dell’ACR, ogni parrocchia ha esibito il proprio gagliardetto. Un lunghissimo treno umano ha condotto tutti in chiesa, per vivere un momento intenso di preghiera con la testimonianza del nuovo assistente di Azione Cattolica don Luigi Lavia. La restante parte del pomeriggio è stata dedicata ai giochi.


PER APPROFONDIRE: Rossano, Anno pastorale al via con l’apertura dei “Cantieri di Betania”


A rendere ancora più bella la festa è stata la presenza dell’Arcivescovo monsignor Maurizio Aloise, che è stato accolto con grande gioia ed affetto. Nella preghiera finale guidata dall’Arcivescovo abbiamo affidato al Signore le gioie e le belle esperienze vissute della giornata.

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