Calabria, diventa realtà la premialità per le imprese che resistono alla ‘ndrangheta
L’annuncio del presidente della commissione regionale anti-‘ndrangheta Pietro Molinaro: «Oltre al valore simbolico, adesso anche valenza concreta».
È stato arrestato ad Amsterdam Gioacchino Bonarrigo, 33 anni, di Cinquefrondi, latitante da luglio 2011 quando evase dai domiciliari. L'uomo, ritenuto elemento di spicco della cosca Bellocco di Rosarno e con ramificazioni in Italia e all'estero, è accusato di associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di droga ed è stato arrestato dalla polizia olandese insieme ai carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria. Destinatario di mandato di arresto europeo dal 2016, deve scontare anche 2 anni e 19 giorni di reclusione per armi e ricettazione. Dalla collaborazione tra i carabinieri del reparto operativo di Reggio e del Gruppo di Gioia Tauro e la polizia olandese, col raccordo del Servizio per la cooperazione internazionale di Polizia, è emerso che il latitante, sotto false generalità, si muoveva in vari paesi europei, tra cui l'Olanda. È stato quindi individuato in un quartiere del centro di Amsterdam e bloccato. Non è la prima volta che l'Olanda risulta essere un'oasi prediletta dai latitanti della 'ndrangheta; l'ultimo precedente è quello di Vincenzo Macrì della cosca Commisso di Siderno (Rc).
L’annuncio del presidente della commissione regionale anti-‘ndrangheta Pietro Molinaro: «Oltre al valore simbolico, adesso anche valenza concreta».
Una nuova idea per la gestione dei beni confiscati alle mafie. Per il Fai, affidarli alle imprese che hanno denunciato i clan può essere una soluzione per il loro riuso sociale.
Profonda preoccupazione per il grave atto di violenza compiuto nella zona marina della cittadina cosentina è stata espressa dal vescovo di San Marco – Scalea, monsignor Rega.