Avvenire di Calabria

Anche non c'è una data d'inizio uguale su tutto il territorio nazionale, come avviene per la maturità, in gran parte degli istituti si inizia oggi

Ecco la “minimaturità”, al via gli esami di terza media

Dalle tre prove scritte, al colloquio: tutto ciò che c'è da sapere sulla prova conclusiva del primo ciclo d'istruzione

di Guido Leone *

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Anche se, come per la maturità, non c'è una data stabilita di inizio uguale su tutto il territorio nazionale, in gran parte degli istituti comprensivi prende il via questa settimana (in molti istituti oggi), l'esame di Stato conclusivo del primo ciclo d'istruzione.

Quando si svolge l'esame di Stato conclusivo del primo ciclo d'istruzione

La prova si svolge tra la fine delle lezioni e il 29 giugno, con date degli scritti e calendari delle prove orali stabiliti dalle singole istituzioni scolastiche.


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Ci siamo. Con la chiusura dell’anno scolastico l’8 giugno, sono iniziate le vacanze per oltre 73.300 studenti delle scuole di Reggio Calabria. L’ultima campanella per i 9.800 bambini dell’infanzia sarà invece il 29 giugno.

Le vacanze dureranno fino al 16 settembre 2024, tranne che per i ragazzi di terza media e i maturandi, impegnati con gli esami di Stato rispettivamente fino al 29 giugno e metà luglio.

Esami di terza media, cosa c'è da sapere

Conclusi gli scrutini, con la valutazione finale per l’ammissione, è tempo adesso di esami di Stato. Lo scorso anno, il 98,8% degli alunni di terza media è stato ammesso agli esami. Gli esami di terza media, che coinvolgeranno circa 5.000 alunni più alcuni candidati esterni, comprendono tre prove scritte (italiano, matematica, lingue) e un colloquio orale. Le prove devono svolgersi tra la fine delle lezioni e il 29 giugno, con date stabilite autonomamente dalle scuole.


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L’ammissione agli esami richiede frequenza minima, nessuna sanzione disciplinare grave e partecipazione alle prove Invalsi, anche se i risultati di queste ultime non influenzano il voto finale.

Come si svolge l'esame del primo ciclo

Per l’esame del primo ciclo sono previste tre prove scritte: una di italiano e una sulle competenze logico-matematiche; la terza di lingue articolata in due sezioni (una relativa all’inglese e una alla seconda lingua straniera studiata).

Le tracce delle prove vengono predisposte dalla commissione in sede di riunione preliminare. La prova scritta di italiano dovrà accertare la padronanza della lingua, la capacità di espressione personale, il corretto uso della lingua e la coerente e organica esposizione del pensiero da parte dei candidati e fa riferimento alle seguenti tipologie: testo narrativo o descrittivo, testo argomentativo, comprensione e sintesi di un testo.


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Per la prova di matematica, ogni traccia preparata dai docenti prevede problemi su due diverse tipologie di compito: problemi matematici con una o più richieste e quesiti a risposta aperta. Gli argomenti del compito sono quelli trattati durante l'anno, come: numeri, spazio e figure, relazioni e funzioni, dati e previsioni.

Le tracce potranno inoltre fare riferimento anche ai metodi di analisi, organizzazione e rappresentazione dei dati, caratteristici del pensiero computazionale. Infine, la prova di lingue comprende domande ed esercizi di inglese e dell’altra lingua straniera studiata durante l’ultimo anno.

Le possibili tracce e la prova orale

Le tracce che la commissione può sottoporre ai candidati sono diverse: dalla lettera all’amico a un questionario di comprensione del testo, dalla sintesi di un documento alla produzione di un dialogo.

L’ultimo step degli esami, la prova orale, è quella più temuta dagli studenti che, in quest'ultima fase, verranno interrogati dall'intera sottocommissione d'esame che valuterà le competenze e le abilità acquisite dai candidati ponendo attenzione alle capacità di argomentazione, di risoluzione di problemi, di pensiero critico e riflessivo, di collegamento organico e significativo tra le varie discipline di studio.

Gli alunni verranno poi interrogati sul programma svolto durante l'anno e sulle competenze acquisite nell'ambito degli studi di Educazione Civica.

La valutazione finale

Il punteggio finale dell’esame di terza media si basa sulla media tra il voto di ammissione e le valutazioni delle prove scritte e orali.

La lode è riservata a chi ottiene il massimo punteggio (10/10) e viene assegnata dalla commissione d’esame. Per superare l’esame, è necessario ottenere almeno 6/10. Agli studenti promossi verrà rilasciata la certificazione delle competenze.

Il gap della scuola media

Per l’Istat, il 35% dei ragazzi che frequenta l’ultimo anno delle scuole di primo grado arriva alle superiori con gravi insufficienze. Infatti, non raggiunge la sufficienza nelle competenze alfabetiche, riportando gravi difficoltà nella comprensione dei testi, mentre il 40,1% ha seri problemi con la matematica.

Tutti i test, scientifici e oggettivi, nazionali e internazionali, lo certificano. Il rendimento degli alunni della scuola dell’obbligo crolla nel passaggio dalla primaria alla secondaria di I grado, con ripercussioni negative sul biennio delle scuole superiori.

Le due aree principali, perciò, su cui lavorare nell’immediato futuro sono gli apprendimenti in italiano e matematica.

La scuola media, una terra di mezzo, è da molti anni alla ricerca di una sua identità, attratta dalla scuola superiore (il piano alto della “secondaria”), ma poi richiamata alla comune appartenenza alla scuola di base (il cosiddetto “primo ciclo” dell’istruzione).

Un'identità e una missione da ritrovare

L’alternarsi di diverse denominazioni (scuola – di volta in volta – media, secondaria I grado, del primo ciclo, di base) dà l’imprinting a questa vera e propria sindrome pirandelliana, nella non risolta ambiguità della sua secondarietà – di accesso ai saperi formali e al pensare per modelli – o di completamento della formazione primaria, quindi di consolidamento dell’alfabetizzazione strumentale.


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Occorre affrontare presto e con energia questa profonda crisi della scuola media, che da molti anni ha smarrito la propria identità e il senso della sua missione. Occorre ridarle una missione chiara aggiornando la sua offerta pedagogica e didattica, attraverso un forte orientamento alla personalizzazione dell’insegnamento da realizzarsi attraverso un’estensione del tempo scuola con una vera “scuola del pomeriggio”.

* già dirigente tecnico U.S.R. Calabria

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