Avvenire di Calabria

Il 14 ottobre è la Giornata Mondiale dell’Educazione Ambientale: l'obiettivo è sensibilizzare i cittadini al rispetto del territorio

Educazione ambientale, l’impegno della Chiesa verso il Creato

Papa Francesco interviene molto spesso sul tema della Cura del Creato: le sue parole e i consigli della Chiesa per i fedeli

di Redazione Web

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Il 14 ottobre è la Giornata Mondiale dell’Educazione Ambientale: l'obiettivo è sensibilizzare i cittadini al rispetto del territorio e all’uso sostenibile e delle sue risorse.

Verso la Giornata dell'Educazione ambientale con le parole di papa Francesco e della Chiesa

Il 14 ottobre è la Giornata Mondiale dell’Educazione Ambientale. È un’occasione per sottolineare il ruolo che l’educazione ambientale ha quotidianamente nella costruzione di una cultura della sostenibilità.

Ciò implica “educare” i cittadini di ogni età partendo proprio dalle conoscenze delle problematiche ambientali. Quindi sensibilizzare i cittadini al rispetto del territorio e all’uso sostenibile e delle sue risorse. 


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L’importanza di questo evento è comprendere che ogni singola persona, con le proprie azioni nella vita di tutti i giorni, può essere la protagonista di cambiamenti negativi, ma anche e soprattutto positivi per la società in cui viviamo.

La finalità è l’acquisizione delle competenze e atteggiamenti utili per costruire una nuova civiltà ecologica. L’educazione ambientale nasce soprattutto per affrontare la crisi climatica attuale in modo da tutelare e conservare l’ambiente naturale nel miglio modo possibile.

Quindi tra gli obiettivi principali una rilevanza particolare è data all’uso sostenibile e la protezione dell’acqua e delle risorse marine. Nonché la transizione verso un’economia circolare e quindi la riduzione degli sprechi e il riciclo dei materiali. Tutto ciò ha come finalità il contenimento dell’inquinamento e la tutela degli ecosistemi.


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La scelta della data non è casuale. Infatti il 14 ottobre 1977 si aprì a Tbilisi (Georgia) la Conferenza intergovernativa delle Nazioni Unite sull’educazione ambientale, organizzata da UNESCO e UNEP. La conferenza si concluse il 26 ottobre con la Dichiarazione di Tbilisi, ancora oggi di grande attualità, sottoscritta dai delegati di 66 stati membri.

Preservare l’ambiente nel presente e nel futuro significa adottare comportamenti positivi nei suoi confronti.


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L'impegno della Chiesa

Un intero capitolo (il sesto) dell’enciclica “verde” del pontefice Laudato si’ sulla cura della casa comune è dedicato alla funzione centrale dell’educazione. L’umanità, esorta papa Francesco, prima di tutto deve cambiare.

Si tratta quindi di “educare all’alleanza tra l’umanità e l’ambiente”.

Il capitolo, intitolato Educazione e spiritualità ecologica, nota l’evoluzione in corso nell’educazione ambientale che «è andata allargando i suoi obiettivi. Se all’inizio era molto centrata sull’informazione scientifica e sulla presa di coscienza e prevenzione dei rischi ambientali, ora tende a includere una critica dei “miti” della modernità basati sulla ragione strumentale (individualismo, progresso indefinito, concorrenza, consumismo, mercato senza regole) e anche a recuperare i diversi livelli dell’equilibrio ecologico: quello interiore con se stessi, quello solidale con gli altri, quello naturale con tutti gli esseri viventi, quello spirituale con Dio».

L’educazione deve mirare a una conversione ecologica e «sarà inefficace e i suoi sforzi saranno sterili se non si preoccupa anche di diffondere un nuovo modello riguardo all’essere umano, alla vita, alla società e alla relazione con la natura».

Insomma, anche su questo punto, come negli altri dell’enciclica, papa Francesco si dimostra deciso e lucido.

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