Avvenire di Calabria

Trentasei presbiteri reggini, insieme al vescovo Morrone sono a Briatico da lunedì

Esercizi spirituali, clero reggino in ritiro a Briatico

Meditazione e preghiera animate dalla predicazione della monaca eremita suor Mirella Muià

di Redazione Web

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Il ministero e, soprattutto, il compito dell’essere sacerdote. È uno dei temi al centro del momento di spiritualità che trentasei presbiteri della diocesi di Reggio Calabria - Bova stanno vivendo da lunedì a Briatico, incantevole località della fascia tirrenica vibonese.

I sacerdoti reggini stanno trascorrendo questi giorni presso la Casa Sacro Cuore dei padri Dehoniani che sorge sul promontorio della Costa degli dei. Sono stati chiamati a vivere un’esperienza dalla forte spiritualità. Insieme all’arcivescovo metropolita monsignor Fortunato Morrone stanno partecipando agli Esercizi spirituali, riuniti nella preghiera e nell’ascolto delle meditazioni.


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A predicare gli Esercizi spirituali è suor Mirella Muià, monaca eremita che dal 2012 ha in custodia l'eremo dell'Unità e la Chiesa di Santa Maria di Monserrato in Gerace. Il tema della riflessione è: "Il libro dell'Apocalisse, Dio si rivela nel presente". Incoraggiati dal vescovo Fortunato Morrone, i sacerdoti hanno risposto con entusiasmo all’invito che è stato loro rivolto: ossia poter vivere questa bella esperienza dove preghiera, riposo e bellezza del creato, accompagnate da profonde e piacevoli riflessioni, offrono un’occasione unica di rigenerazione per il prosieguo del proprio servizio ministeriale.

L'importanza degli esercizi spirituali

Gli esercizi spirituali, essenziali nella vita del sacerdote, hanno ricevuto una chiara definizione da Sant’Ignazio di Loyola nel suo libro degli Esercizi: «con questo termine “esercizi spirituali” - scrive Sant’Ignazio - si intende ogni modo di esaminare la coscienza, di meditare, di contemplare, di pregare vocalmente e mentalmente, e altre attività spirituali.


PER APPROFONDIRE: La storia di suor Mirella Muià: dalla Sorbona all’eremo nella Locride


Come infatti il passeggiare, il camminare e il correre sono esercizi corporali, così tutti i modi di preparare e disporre l’anima a liberarsi da tutti gli affetti disordinati e, una volta che se ne è liberata, a cercare e trovare la volontà divina nell’organizzare la propria vita per la salvezza dell’anima, si chiamano esercizi spirituali».

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