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La Giunta comunale ha approvato il Documento di Valutazione d’Impatto sulla Protezione dei Dati (DPIA), fondamentale per l’attuazione del sistema di videosorveglianza cittadino. Contestualmente, parte l’installazione di 30 fototrappole mobili per il contrasto all’abbandono illecito di rifiuti sul territorio comunale di Reggio Calabria.
Con la delibera n. 52 del 6 marzo 2025, la Giunta comunale di Reggio Calabria ha approvato il Documento di Valutazione d’Impatto sulla Protezione dei Dati (DPIA), in linea con il Regolamento (UE) 2016/679 (GDPR). Il documento, nella sua versione 1.0, è stato adottato e integrato ufficialmente nei protocolli comunali.
L’analisi condotta ha stabilito che non è necessaria la consultazione preventiva del Garante per la Protezione dei Dati Personali (sito ufficiale), poiché il trattamento previsto non comporta un rischio elevato per i diritti e le libertà degli interessati. Il documento sarà soggetto a revisione periodica e aggiornato in base a eventuali nuove esigenze operative.
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L’informativa completa sarà pubblicata nella sezione dedicata del sito istituzionale del Comune di Reggio Calabria. La delibera sarà inoltre consultabile nell’Albo Pretorio online e nella sezione “Amministrazione Trasparente” del portale comunale. Con questo passaggio, l’Amministrazione conferma il proprio impegno nel garantire trasparenza e protezione dei dati personali, coniugando le esigenze di sicurezza urbana con il pieno rispetto della normativa sulla privacy.
L’approvazione del DPIA apre la strada a una delle misure più attese per il contrasto agli illeciti ambientali. Il vicesindaco Paolo Brunetti, con delega all’Ambiente, ha dichiarato: «Grazie all’approvazione di questo importante documento potremo finalmente procedere all’installazione sul territorio delle 30 fototrappole forniteci da Ecologia Oggi, al fine di individuare e documentare eventuali illeciti sull’abbandono dei rifiuti».
Brunetti ha poi chiarito le modalità di utilizzo dei dispositivi: «Nel rispetto delle normative vigenti e del documento deliberato abbiamo, ovviamente, l’obbligo di segnalare la presenza delle fototrappole, che già funziona da deterrente. Al contempo, la natura di questi dispositivi ci consente di spostarli, all’occorrenza, nei punti cittadini di maggiore criticità, in quanto non si tratta di installazioni fisse».
Le fototrappole si inseriscono all’interno di una visione sistemica del nuovo servizio di raccolta rifiuti, pensato non solo per migliorare il decoro urbano ma anche per responsabilizzare i cittadini. «L’utilizzo delle fototrappole diventa strumento di contrasto agli illeciti ambientali – ha aggiunto Brunetti – e va contestualizzato all’interno del nuovo sistema di raccolta rifiuti, quale supporto allo stesso».
Il vicesindaco ha infine sottolineato l’importanza di affiancare l’azione di controllo a un’opera educativa rivolta alla cittadinanza:
«Le funzioni di controllo, contrasto e repressione devono camminare di pari passo al nuovo servizio, con opportune campagne di informazione, sensibilizzazione e promozione di nuove pratiche che richiedono la collaborazione civica attiva, al fine della migliore riuscita del servizio stesso». Una sfida che coniuga legalità, ambiente e partecipazione, e che punta a costruire una città più pulita, consapevole e responsabile.
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