Avvenire di Calabria

Oggi 5 giugno è la Giornata mondiale dell'Ambiente: un tempo privilegiato per riflettere sui cambiamenti che stanno attraversando il Creato

Giornata dell’Ambiente, l’impegno della Chiesa per la Casa comune

La Chiesa quotidianamente rilancia il proprio impegno partendo dal messaggio di papa Francesco diffuso nell'enciclica "Laudato Si'"

di Redazione Web

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Oggi 5 giugno è la Giornata mondiale dell'Ambiente: un tempo privilegiato per riflettere sui cambiamenti che stanno attraversando il Creato. Su questa tematica, la Chiesa quotidianamente rilancia il messaggio di papa Francesco diffuso nell'enciclica Laudato Si'.

Una Giornata per riflettere su cambiamenti dell'Ambiente

Una sfida grande e impegnativa, “perché richiede un cambio di rotta, un deciso cambiamento dell’attuale modello di consumo e di produzione”, troppo spesso impegnato nella cultura dell’indifferenza e dello scarto dell’ambiente e delle persone. Ma anche una sfida bella, “stimolante e realizzabile”, perché permette di passare da questa cultura a stili di vita improntati al rispetto e alla cura del creato e del prossimo. Sfida che Papa Francesco lancia ai promotori del Green and Blue festival, organizzato oggi a Roma e dal 6 all’8 giugno a Milano dal progetto editoriale del gruppo italiano Gedi dedicato a sostenibilità e ambiente.

Il comportamento irresponsabile è infatti il vero nemico e “ha ricadute sulla nostra umanità di oggi e di domani”. Papa Francesco a tal proposito ha ricordato il suo incontro con i pescatori di San Benedetto del Tronto, che invece di riportare sulle loro barche il pescato del giorno, ritornavano con tonnellate di plastica, perdendo i ricavi per la pesca, ma migliorando l’ambiente. Il cambiamento, ribadisce, è urgente e non può essere più rinviato. In questo senso ha ricordato come di recente abbia incontrato i dirigenti dei fast food McDonald, che sono passati dalla plastica per gli imballaggi alla carta riciclata, e come anche il Vaticano abbia proibito la plastica, ridotta del 93%. Passi concreti per far si che chi è nato oggi tra 30 anni non abiti un mondo inabitabile. "Non rubiamo alle nuove generazioni”, conclude, "la speranza in un futuro migliore”.


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Il focus del 2023: stop plastica

“Elimina l'inquinamento della plastica”: è lo slogan-appello della Giornata mondiale dell'Ambiente 2023, istituita dalle Nazioni Unite 50 anni fa, il 5 giugno 1973. Tre le parole d'ordine: riciclo, riuso e riduzione.

Il messaggio è chiaro: il mondo sta morendo soffocato dalla plastica e bisogna agire subito. 

Ogni anno l'umanità produce circa 430 milioni di tonnellate di plastica, metà delle quali progettate per essere utilizzate una sola volta. Di questi, meno del 10% viene riciclato, ricorda l'Onu, aggiungendo che si stima che ogni anno 19-23 milioni di tonnellate finiscano nei laghi, nei fiumi e nei mari, quasi quanto il peso di 2.200 torri Eiffel tutte insieme. 

Non solo, se non si agisce presto la produzione annua di plastica potrebbe triplicare entro il 2060.


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La plastica è ovunque: nel suolo, nei mari, nei fiumi, nei laghi, nell'aria, nel cibo. Se da un lato porta benefici all'umanità, dall'altro, il suo impatto su ogni essere vivente e habitat è sempre più devastante. Ogni persona sembra consumi più di 50.000 particelle di plastica all'anno (molte di più se si considera l'inalazione) e i danni per specie e salute umana sono (quasi) irreversibili. L'inquinamento da plastica in Natura - spiega il Wwf - ha superato il "limite planetario" (Planetary boundary), oltre il quale non c'è più la sicurezza che gli ecosistemi garantiscano condizioni favorevoli alla vita.

Un inquinamento che potrebbe essere ridotto dell'80% entro il 2040 se i Paesi e le aziende effettuassero profondi cambiamenti politici e di mercato utilizzando le tecnologie esistenti, ha rilevato l'Unep nell'ultimo rapporto dal titolo “Chiudere il rubinetto: come il mondo può  mettere fine all'inquinamento da plastica e creare un'economia circolare”, pubblicato prima del secondo round di negoziati a Parigi (dal 29 maggio al 2 giugno) su un accordo globale per sconfiggere l'inquinamento da plastica. 

Il rapporto indica soluzioni basate sulle 3 R: riuso (consentirebbe di avere un taglio del 30% dell'inquinamento nei prossimi 17 anni); riciclo (per un'ulteriore 20% in meno e fino al 50% eliminando i sussidi ai combustibili fossili e rafforzando le linee guida per migliorare la riciclabilità) e riorientando la produzione (il 17% in meno usando materiali alternativi). 


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L'iniziativa della Città metropolitana di Reggio Calabria

Al via ufficialmente il secondo step del Bando riforestazione finanziato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza vinto dalla Città Metropolitana di Reggio Calabria. Dopo la chiusura dei progetti riguardanti la prima annualità è iniziato, in coincidenza con la Giornata mondiale dell'ambiente, l'iter di concertazione per la realizzazione del masterplan per il finanziamento dell'annualità 2023-2024. Il progetto, finanziato con una somma di circa 8 milioni di euro, prevede la rigenerazione di aree verdi per complessivi 200 ettari, da individuare sul territorio metropolitano, per un programma di piantumazione da mille piante ad ettaro, per un totale di 200mila nuovi alberi da mettere a dimora nelle aree individuate dalla Città Metropolitana insieme ai Comuni del comprensorio.

Ad attivare il tavolo di confronto, che ha coinvolto sindaci ed amministratori dei comuni dell'area metropolitana, il consigliere delegato all'Ambiente della Città Metropolitana, Salvatore Fuda, che insieme al Sindaco facente funzioni, Carmelo Versace, ha incontrato questa mattina, nella Sala Repaci del Consiglio metropolitano, i rappresentanti dei Comuni interessati al bando. Presenti al confronto, oltre al Dirigente del Settore Pietro Foti, insieme ai tecnici del team di lavoro, anche il sindaco facente funzioni del Comune capoluogo, Paolo Brunetti, il Presidente del Parco Nazionale dell'Aspromonte, Leo Autelitano, ed il Docente del Dipartimento di Agraria della Mediterranea Carmelo Musarella.

"Spetterà ai Comuni - ha spiegato il Delegato Salvatore Fuda nel corso dell'incontro - segnalare alla Città Metropolitana delle aree che si ritiene possano essere interessate dal progetto di rigenerazione green. Spazi che saranno poi messi a sistema nel progetto complessivo con il quale la Metrocity si propone di impiegare le risorse già finanziate lo scorso anno con la partecipazione al bando sulla Forestazione, nell'ambito dei fondi Pnrr, che prevede investimenti per tre annualità consecutive".

"Una specifica attenzione - è stato poi spiegato nel corso della riunione - sarà dedicata anche alle aree percorse dal fuoco, una piaga che negli anni scorsi ha causato enormi perdite in termini di spazi verdi e foreste, in particolare nell'area grecanica, la cui attività di riforestazione dovrà essere specificamente autorizzata dal Ministero o dalla Regione su richiesta della Città Metropolitana".

Al termine dell'incontro, il Consigliere Fuda ha ringraziato i tanti sindaci ed amministratori presenti, rappresentando ancora una volta la volontà della Città Metropolitana "di condividere il progetto con i Comuni dell'intero territorio metropolitano", bissando il successo della prima annualità per la quale la Metrocity si è già avvalsa della collaborazione dei Consorzi di Bonifica, realizzando interventi di grande impatto su vaste aree del territorio metropolitano.

"L'obiettivo - ha spiegato Fuda a margine dell'incontro - è quello di dare continuità agli indirizzi fissati già ad inizio mandato con il sindaco Falcomatà ed oggi portati avanti con il sindaco facente funzioni Versace, che puntano ad una spesa efficiente ed efficace delle risorse Pnrr in linea con la vocazione del nostro territorio. Certamente l'aspetto legato alla rigenerazione ambientale dei luoghi riveste una centralità strategica, non solo in chiave green, ma anche per ciò che riguarda la mitigazione dei fenomeni da dissesto idrogeologico e quindi la sicurezza della rete viaria metropolitana".

"E' significativo - ha concluso Fuda - che l'avvio di questa seconda tranche di interventi sia stato fissato proprio per oggi, nella giornata mondiale dell'Ambiente. Un segno di attenzione che il nostro territorio vuole dare nei confronti degli obiettivi legati alla transizione ambientale ed ecologica, alla rigenerazione degli spazi verdi e del patrimonio boschivo, costituendo un valido supporto anche alla qualità della vita per l'intera comunità metropolitana".

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