Il 4 gennaio si celebra la Giornata mondiale dell’alfabeto, importante strumento di inclusione per i non vedenti
Due secoli di “Braille”, invenzione ancora rivoluzionaria: le iniziative in Calabria
Dalla mappa della città di Reggio, ai Bronzi di Riace: tanti gli esempi anche in punta di Stivale
di Redazione Web
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Sono trascorsi due secoli da quando, nel 1821, il francese Louise Braille, cieco dall’età di tre anni, inventò quel codice di lettura e scrittura che avrebbe rivoluzionato per sempre la vita delle persone non vedenti.
Il 4 gennaio è la Giornata mondiale dell’alfabeto Braille
Il 4 gennaio, in occasione dell’anniversario di nascita di Louise Braille, si celebra la Giornata mondiale istituita dall’Onu per ribadire l’importanza di questo codice nell’educazione, libertà di espressione e di opinione, così come nell’inclusione sociale: tutti obiettivi previsti dall’articolo 2 della Convenzione per i diritti delle persone con disabilità.
Il codice Braille prende il nome dal suo inventore francese: nato, appunto, il 4 gennaio 1809 Louis Braille perse la vista da piccolo, in seguito a un incidente che gli causò un’infezione.
Dopo aver frequentato una scuola per persone non vedenti ed aver conosciuto le tecniche di lettura a cui si faceva ricorso all’epoca, nel 1821, mise a punto il suo codice che, a differenza dei metodi allora usati, permetteva ai non vedenti anche di scrivere.
Come funziona il Braille: strumento di inclusione e autonomia
Il Braille è un sistema di scrittura e lettura per non vedenti che si basa su una combinazione di sei puntini in rilievo che sono percepibili al tatto: molteplici possibili combinazioni, che possono corrispondere a lettere dell’alfabeto, numeri, segni di interpunzione, simboli matematici, informatici, musicali e chimici.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità stima che nel mondo vi siano 1.3 miliardi di persone con problemi visivi, di cui 36 milioni affette da cecità totale. Per il non vedente, il braille è condizione essenziale di una piena autonomia e di una efficace integrazione nel tessuto sociale, scolastico, lavorativo e culturale.
Il Braille: un sistema rivoluzionario, ma che incontra ancora molti "ostacoli"
Nonostante il Braille sia un sistema trasversale alle nuove tecnologie e in grado di "resistere" nel tempo, a due secoli di distanza dalla sua "invenzione" incontra ancora oggi tante resistenze, soprattutto in ambito didattico ed editoriale. In quest'ultimo caso si scontra con i limiti imposti dalle leggi sul diritto d'autore che obbligano le scuole a chiedere il permesso di riprodurre i libri in formati accessibili, come il braille o la stampa ingrandita.
In molti paesi in cui non è riconosciuta un’eccezione al diritto d’autore per gli utenti non vedenti viene a generarsi un grave ostacolo per l’educazione dei bambini ciechi e ipovedenti, i quali potrebbero non avere accesso ai libri e ai materiali didattici di cui hanno bisogno.
Le iniziative "braille" in Calabria
La Giornata mondiale dell'alfabeto Braille, così come la Giornata nazionale (ricorrenza istituita per legge nel 2007) che si celebra annualmente il 21 febbraio, vogliono essere occasioni per sensibilizzare opinione pubblica, istituzioni e organismi operanti nel settore sociale a promuovere iniziative volte a richiamare l'attenzione e l'informazione sull'importanza che il sistema braille veste nella vita delle persone non vedenti e di quanti sono coinvolti direttamente o indirettamente nelle loro vicende.
La Calabria è una delle prime regioni italiane ad aver approvato, nell'agosto del 1986, una legge (la numero 35) che insieme all'Istituzione di un centro regionale per l'autonomia del non vedente, prevedeva la diffusione di strumenti, giornali, riviste e libri in Braille, oltre che corsi specifici di apprendimento del codice, così come la creazione, all'interno delle biblioteche comunali, di una sezione di consultazione di testi - anche scolastici - Braille.
Negli ultimi anni, molti enti culturali e amministrazioni locali, nell'ottica di una rinnovata sensibilità verso le disabilità e per l'abbattimento delle barriere architettoniche, hanno promosso una serie di iniziative a favore delle persone non vedenti o con problemi alla vista.
La Calabria, in questo, non è rimasta indietro. A Reggio, ad esempio, è presente un totem tridimensionale in plexiglas con la mappa tattile del centro cittadino per consentire le modalità esplorative, attraverso il linguaggio braille, anche ai cittadini e ai turisti con disabilità visive.
La mappa braille è stata collocata nella centralissima piazza Duomo, nel 2018, grazie al contributo del Rotary Reggio Calabria Nord in collaborazione con l'Amministrazione comunale e la sezione reggina dell'Unione italiana ciechi e ipovedenti.
I Bronzi di Riace "visti" in tutti i sensi
Analoghe iniziative sono state replicate negli anni successivi e hanno coinvolto anche istituti culturali e museali del territorio. Al Museo archeologico nazionale di Reggio Calabria, ad esempio - dono della Fondazione "Antonino Scopelliti" per il 50° del loro ritrovamento - è stata collocata una targa tattile che descrive la storia e le principali caratteristiche dei Bronzi di Riace.
La targa al suo interno contiene un testo con linguaggio di scrittura "braille" e i rilievi tattili delle due statue. In più è presente un QR Code con un collegamento al podcast audio in italiano ed inglese, all’interno del quale sono contenute le principali informazioni sulle due statue del V secolo a.C. rinvenute nell'agosto 1972.
I mattoncini lego per bimbi non vedenti
All'insegna dell'inclusione dei più piccoli, si è invece rivelata l'iniziativa che ha permesso di sperimentare mattoncini Lego in "braille" presso la Pinacoteca civica di Reggio Calabria, in occasione della mostra "I love Lego", visitabile fino a domenica prossima, al 6 gennaio.
I mattoncini sono stati pensati per i bambini con disabilità visiva e normodotati che vogliono apprendere l’alfabeto braille in maniera ludica ed avere a disposizione un ulteriore strumento di interazione e comunicazione con i pari.
Scilla, alla biblioteca comunale una sezione dedicata ai libri in Braille
A Scilla, nel reggino, presso la Biblioteca comunale "Antonia Assunta Paladino", è stata recentemente inaugurata una sezione dedicata ai libri in Braille. Frutto della collaborazione con l'agenzia letteraria "Grafein-Diamo voce alla tue storie", prevede inoltre la possibilità per gli autori di produzioni letterarie di richiedere la trascrizione del proprio libro bel codice inventato dal Luis Braille nel 1821.
Una volta trascritti in Braille i volumi andranno ad arricchire il catalogo delle Biblioteca comunale scillese.
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Tante altre sono le iniziative avviate anche con la collaborazione delle scuole. È il caso del progetto "La scuola di tutti", volto a rendere accessibili i locali scolastici delle cittadine di Palmi e Seminara, nella Piana di Gioia Tauro, che ha portato alla donazione di targhe identificative di ogni locale, realizzate con sistema di lettura e scrittura tattile, agli Istituti comprensivi "De Zerbi-Milone” e “San Francesco”.
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