Si celebra oggi la Giornata internazionale per per le persone disabilità, occasione per riflettere e non solo
Disabilità: quel “loro” che deve diventare “noi”
Dalla preghiera del Papa Francesco al ruolo di Chiesa, società civile e istituzioni, l'impegno è un cambio di paradigma
di Redazione Web
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Oggi 3 dicembre si celebra la Giornata internazionale delle persone con disabilità, un tempo di riflessione che ha visto nei giorni scorsi, anche la Calabria, teatro di importanti iniziative, tra cui il seminario di studi su "disabilità e lavoro" promosso dalla Cei e di cui parliamo in maniera più approfondita sulle pagine di Avvenire di Calabria, oggi in edicola e nelle vostre parrocchie, insieme al quotidiano nazionale Avvenire.
Disabilità, il valore delle differenze
Il tema delle disabilità negli anni ha assunto una posizione sempre più centrale all'interno della dottrina sociale della Chiesa. È strettamente connesso alla tematica delle fragilità e dell'inclusione che pone al centro la persone umana, nella sua dignità.
È stato questo il tema affrontato nel corso della giornata di studi sulle disabilità ospitata a Reggio Calabria, lunedì scorso e promossa dal Servizio Nazionale per la Pastorale delle Persone con disabilità in coedizione con l’Ufficio Nazionale per i Problemi Sociali e il Lavoro della Conferenze episcopale italiana.
Per gli approfondimenti vi rimandiamo all'edizione cartacea del nostro giornale, ma il messaggio emerso è chiaro: se ribaltiamo la nostra prospettiva partendo dal coinvolgimento degli ultimi, a beneficiarne è l'intera comunità. E la Chiesa in questo è chiamato a svolgere un'opera preziosa.
Papa Francesco: «Le persone con disabilità siano al centro dell’attenzione della società»
Papa Francesco ha voluto che il mese di dicembre fosse dedicato alle persone con disabilità. Questo l'invito, diffuso dalla "sua" Rete mondiale di Preghiera, proprio in occasione della Giornata internazionale delle persone con disabilità: «Preghiamo perché le persone con disabilità siano al centro dell’attenzione della società, e le istituzioni promuovano programmi di inclusione che valorizzino la loro partecipazione attiva».
Nella sua intenzione di preghiera, Francesco richiama al valore delle differenze, ma anche ai pregiudizi - tanti - ad esse legate. «Tra i più fragili in mezzo a noi - dice in spagnolo - ci sono le persone con disabilità. Alcune di loro sperimentano un rifiuto, basato sull'ignoranza o basato sui pregiudizi, che li trasforma in emarginati».
Disabilità fa rima con creatività
«Le istituzioni civili devono sostenere i loro progetti attraverso l’accesso all’educazione, all’occupazione e agli ambiti in cui si esprime la creatività», ancora l’invito di Francesco, secondo il quale «c’è bisogno di programmi, di iniziative, che favoriscano l’inclusione. Soprattutto, c’è bisogno di cuori grandi che siano disposti ad accompagnare».
Per il Papa, «si tratta di cambiare un po’ la nostra mentalità per aprirci ai contributi e ai talenti di queste persone con diverse abilità, sia nella società che nella vita della Chiesa. E quindi, creare una parrocchia completamente accessibile non significa solo eliminare le barriere fisiche, ma anche capire che dobbiamo smettere di parlare di "loro" e cominciare a parlare di "noi"».
L’iniziativa, prevista per il 18 maggio, coinvolgerà Palazzo San Giorgio insieme ad altri luoghi simbolo come la Mole Antonelliana e le cascate del Niagara.
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