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“Don Milani, profeta disobbediente, e i poveri”. E’ il titolo dell’incontro che si terrà mercoledì 22 novembre, alle 17.30, nel salone ex refettorio del Seminario, in occasione della VII Giornata mondiale del poveri. Edoardo Martinelli, Gianni de Maio e Beppe Amico dialogheranno commentando i dati del rapporto 2023 di Caritas italiana su povertà ed esclusione sociale in Italia, “Tutto da perdere”. Il Rapporto, a quasi un trentennio dalla sua prima edizione, si sofferma anche quest’anno sulla povertà e l’esclusione sociale nel nostro Paese con un focus dedicato al fenomeno dei working poor, ossia di quelle situazioni di povertà, personali e familiari, in cui non manca il lavoro, ma il reddito non è sufficiente a una vita dignitosa.
Su questo aspetto è stata realizzata un’indagine nazionale, di taglio sperimentale e qualitativo, la prima di tipo partecipativo mai realizzata da Caritas italiana, che ha coinvolto in tutte le fasi di studio un gruppo di persone che vivono sulla propria pelle la condizione di fragilità economica e lavorativa.
Giovanni de Maio, fiorentino attualmente residente a Bologna, bocciato a scuola, arrivò a Barbiana grazie alla sorella di Adele Corradi, l’insegnante che collaborava con don Milani.
Edoardo Martinelli, figlio di contadini della lunigiana emigrati a Rho in cerca di fortuna, bocciato a scuola entrò nella scuola di Barbiana e fece parte del gruppo storico impegnato nella scrittura collettiva che produsse “Lettera ad una professoressa”, e prima ancora “ Lettera ai giudici”. Nell’anno in cui si celebra il centenario della nascita del priore di Barbiana (1923-2023) il dialogo con i due allievi ha l’intento di cercare di acquisire oggi spunti sulla metodologia di don Milani con l’obiettivo di attualizzare il pensiero e le intuizioni del priore di Barbiana. L’evento fa parte del progetto “Vicini ai lontani” finanziato dalla Regione Piemonte in risposta al bando 7 sostegno al terzo Settore.
Fonte: Agensir