Avvenire di Calabria

Giornata mondiale poveri: Genova, quattro realtà cattoliche scrivono lettera aperta alla città sulle condizioni dei senza dimora. Il 20 novembre un incontro pubblico

di Redazione Web

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In occasione della Giornata mondiale dei poveri che si celebra domani Caritas di Genova, Fondazione Auxilium, Comunità di S. Egidio, Associazione e Fondazione San Marcellino hanno inviato una lettera aperta sulle condizioni delle persone senza dimora. “I criteri cui ci riferiamo attingono alla fede cristiana e alla Costituzione della Repubblica italiana”, si legge nella lettera congiunta, “che, sintetizzando in modo non esaustivo, riconosce a tutti i cittadini: pari dignità sociale ed eguaglianza. Si devono superare gli ostacoli economici e sociali che limitano la libertà, l’eguaglianza e le possibilità di pieno sviluppo della persona umana (art. 3); diritto al lavoro (art. 4) e sua tutela in tutte le sue forme (art. 35); retribuzione sufficiente ad assicurare una esistenza libera e dignitosa (art. 36); parità di retribuzione di uomini e donne (art. 37); libertà delle persone e tutela di privacy, domicilio, libertà di circolare e soggiornare, di associarsi, di riunirsi, di religione, di manifestare il proprio pensiero, di agire in giudizio (articoli 13-21, 24); tutela della salute (art. 32); diritto all’assistenza sociale (art. 38)”.
“La povertà è la negazione di tali principi e dei diritti”, affermano. Perciò “coloro che accedono ai Servizi devono essere considerati non come utenti o clienti, ma come persone da accogliere e riconoscere nei loro bisogni materiali e immateriali, nel rispetto della soggettività. Pertanto i Servizi devono assicurare accoglienza e presa in carico volte alla costruzione e al rafforzamento delle relazioni umane e sociali, e non prevedere soltanto supporto materiale, che pur deve essere di qualità in quanto componente essenziale della salute e del benessere delle persone”.
Il lavoro sociale deve essere orientato alla costruzione e “manutenzione” delle comunità “promuovendo la partecipazione e la convivenza e non la coesistenza”.
Genova è sempre più multietnica e multireligiosa, perciò “il rischio di incomunicabilità, o addirittura di contrapposizione, appare crescente. Anche questo deve diventare una preoccupazione: in un mondo dove vivere insieme è sempre più complesso è necessario creare spazi di incontro, capaci di armonizzare le differenze presenti nel tessuto sociale e promuovere una cultura del convivere”. I temi della lettera saranno al centro dell’incontro pubblico che si terrà mercoledì 20 novembre 2024, a Palazzo San Giorgio, Sala delle Compere, ore 17.30. Interverranno: p. Marco Tasca, arcivescovo di Genova, Giuseppe Armas, direttore Caritas di Genova, padre Nicola Gay, presidente Associazione e Fondazione San Marcellino, don Maurizio Scala, Comunità di Sant’Egidio, Emanuele Barisone, direttore della Fondazione Auxilium. Modererà padre Giuseppe Riggio S.J., direttore della rivista Aggiornamenti Sociali.

Fonte: Agensir

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