Avvenire di Calabria

Giovani e Servizio civile, straordinaria occasione di crescita

Il corso di formazione di metà servizio per tutti gli operatori Caritas delle diocesi calabresi

Emanuele Polito

Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram
Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram

La formazione dei giovani in servizio civile è stata ed è la prima preoccupazione della Caritas Italiana: i giovani in servizio civile devono essere considerati non “manovali” per servizi ai poveri, ma giovani impegnati a rafforzare la propria personalità umana e cristiana, attraverso il servizio, l'interiorizzazione del valore della pace.

Negli anni questo importante aspetto si è andato progressivamente meglio articolando: dai convegni e corsi nazionali di formazione si è passati a quelli regionali e diocesani, sia per il numero di giovani che man mano è aumentato, sia perché le stesse Caritas diocesane sono investite in pieno anche di questa dimensione formativa dell'esperienza. In questo ambito, rientrano tutte le numerose attività e le altre occasioni di studio e approfondimento.

Dal 19 al 21 marzo si è svolto a Reggio Calabria il corso di formazione di metà Servizio Civile, nella quale hanno partecipato le Caritas della Calabria che svolgono tale servizio. La mattina del 19 ci siamo incontrati all'albergo AlbaNuova, situato in via Marsala; la prima emozione che abbiamo provato è stata quella della gioia, perché dopo 5 mesi abbiamo riabbracciato gli amici delle altre diocesi: Cassano allo Jonio, Crotone - Santa Severina, Lamezia Terme, Rossano - Cariati e San Marco Argentano.

Alla sala "Mons. Giovanni Ferro", situata all'interno della Curia diocesana, abbiamo svolto gran parte dell'attività previste dal programma, durante la formazione non sono mancate le visite ed i saluti di Don Antonino Pangallo, Direttore della Caritas di Reggio Calabria - Bova; Mariangela Ambroggio, Vice direttrice della Caritas Diocesana; ed infine la visita di S. E. Mons. Giuseppe Fiorini - Morosini.

Nel cuore della formazione abbiamo avuto la possibilità di visitare due importanti Centri d'ascolto della diocesi reggina: il Centro d'Ascolto "Osservatorio della Povertà" meglio conosciuto come "Centro Mons. Giovanni Ferro" e il Centro d'Ascolto "Don Italo Calabrò" situato nel quartiere di Archi. All'interno delle suddette strutture, oltre a visitare i luoghi, abbiamo avuto modo di conoscere la quotidianità dei centri attraverso le testimonianze dei vari responsabili e di alcuni volontari.

Questa formazione, rispetto a quella di inizio servizio, è stata molto più intensa, la quale ci ha fatto vivere: partecipazione, entusiasmo, crisi e consapevolezza delle responsabilità che abbiamo nell’abitare l'esperienza e allo stesso tempo ci ha dato alcune risposte e tanta carica di cui tutti avevamo bisogno per tornare ad essere protagonisti nelle proprie sedi d'attuazione.

I tre giorni sono volati e con la promessa di rivederci ad ottobre per il corso di fine servizio, torniamo dai poveri con un bagaglio più ricco per continuare ad ottenere il miglior risultato possibile del nostro servizio.

Articoli Correlati