Avvenire di Calabria

Al via la preparazione per l'Anno Santo del 2025. Preparativi anche in punta di Stivale

Giubileo, si lavora anche in Calabria

Filo conduttore la «Speranza», ad essere coinvolta non solo Roma ma tutte le realtà ecclesiali italiane

di Venusia Aversa

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Al via la preparazione del Giubileo 2025, anche le diocesi della Calabria hanno accolto l’invito di papa Francesco. A esser coinvolta non solo la Capitale ma tutte le realtà ecclesiali italiane. Il tema della «speranza», filo conduttore di tutti gli eventi previsti per l’Anno Santo che sarà aperto fra due anni.

Venerdì 31 marzo si è tenuta la riunione della prima convocazione con i delegati delle diocesi di tutta Italia con la presenza di 15 delegati in presenza nella sede del Dicastero per l’evangelizzazione e 180 collegati in remoto. La riunione è stata aperta da monsignor Fisichella che ha ringraziato i delegati e ha consegnato loro le prime indicazioni contenute nella lettera dell’11 febbraio 2022 inviata dal Santo Padre per indire il Giubileo del 2025, la cui dimensione principale sarà in chiave pastorale e di evangelizzazione.


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È stato ricordato come al Giubileo del 2025 non sarà interessata solo la città di Roma, in quanto probabilmente i pellegrini che verranno da lontano cercheranno di visitare altri luoghi d’Italia, facendosi a volte turisti a volte pellegrini, occasione che richiederà una pronta risposta da parte delle diocesi italiane.

Emerge centrale il tema della speranza: la Chiesa lo propone con forza in un tempo segnato da forti tensioni. Il cammino della speranza non è fuga dalla concretezza contemporanea bensì è attesa del bene e fondamento per quanti si affidano a Dio. Nel motto «Pellegrini di speranza» ( Peregrinantes in spem) si coglie pure la peculiarità di un popolo di pellegrini: il pellegrinaggio non è un vagabondare da lupi solitari, ma un cammino di popolo, confidente e lieto nel Signore che si dirige verso una meta ben precisa.

Nella lettera papa Francesco chiede che i due anni di preparazione al Giubileo siano dedicati il primo alla riscoperta dell’insegnamento conciliare e il secondo alla preghiera. Per l’anno in corso sono stati pensati e preparati dei sussidi molto agili, dal titolo “Giubileo 2025 - Quaderni del Concilio”, scritti in un linguaggio non accademico che hanno l’obiettivo di sostenere un percorso di riscoperta dell’insegnamento conciliare del Vaticano II.

Giubileo 2025, la fase organizzativa

I sussidi sono stati pensati perché abbiano la maggiore diffusione nella comunità cristiana, a servizio dei percorsi di catechesi e in laboratori promossi nelle diverse realtà. Il 2024 sarà l’anno dedicato alla preghiera: una grande “sinfonia” di preghiera, dice Papa Francesco, «per recuperare il desiderio di stare alla presenza del Signore, ascoltarlo e adorarlo». Similmente a quanto fatto con i Quaderni del Concilio anche sul tema della preghiera verranno messi a punto dei sussidi. Per l’arcidiocesi di Reggio Calabria - Bova, monsignor Fortunato Morrone ha indicato come delegato per il Giubileo don Francesco Megale.

Il compito del delegato, così come ha ribadito monsignor Rino Fisichella, Proprefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione, è quello di promuovere a livello locale il Giubileo e di comunicare al Dicastero le varie iniziative di carattere pastorale e culturale che verranno messe a punto per la preparazione al grande evento. A tal fine, il delegato costituirà una segreteria e una commissione. In seguito, sarà aperto nei locali della Curia un Infopoint. Saranno dedicate delle pagine sui social ( Facebook, Instagram, etc.) per pubblicizzare tutte le iniziative diocesane. Inoltre, come richiesto da monsignor Fisichella, si cercherà di creare un coordinamento regionale.

Don Megale è convinto che: «l’Anno santo 2025 potrà essere un’altra bella opportunità che, inserita nel Cammino sinodale diocesano, e promuovendo insieme il progetto: “La Via della fede di San Paolo da Siracusa a Roma” (vedi il dossier a pagina 6, ndr), avviato di fatto nella nostra arcidiocesi, ci permetteranno di continuare la missione evangelizzatrice della nostra Chiesa locale, ma, anche, con l’impegno della Chiesa e della società, dialogando e progettando “insieme” nel rispetto reciproco dei ruoli e delle competenze, potrà diventare anche un’opportunità di crescita economica per Reggio e per l’intera Regione, grazie al possibile flusso di numerosi pellegrini provenienti da tutto il mondo che prevediamo potranno arrivare nostri luoghi».


PER APPROFONDIRE: Giubileo 2025, ecco il programma dei grandi eventi


«Questo sarà possibile - ancora don Megale - se saremo capaci di promuovere a livello nazionale e mondiale (visto che le iniziative potranno essere inserite nella pagina ufficiale web del Giubileo) il nostro ricchissimo, bellissimo e unico patrimonio artistico, culturale, gastronomico e naturalistico e se crediamo più in noi, nelle nostre capacità e nelle risorse che il buon Dio ci ha donato».

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