Avvenire di Calabria

Giustizia: Mattarella, “Csm chiamato all’impegno di contribuire ad assicurare la massima credibilità alla magistratura”

di Redazione Web

Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram
Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram


Non perdere i nostri aggiornamenti, segui il nostro canale Telegram: VAI AL CANALE


Il Consiglio superiore della magistratura “è chiamato all’impegno di contribuire ad assicurare la massima credibilità alla magistratura, con decisioni sempre assunte con senso delle istituzioni. I nostri concittadini chiedono una giustizia trasparente ed efficiente”. È il monito che, sulla scorta dei valori incarnati da Vittorio Bachelet, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha lanciato questa mattina durante la cerimonia di intitolazione del Palazzo sede del Consiglio superiore della magistratura alla memoria del vicepresidente assassinato dalla Brigate Rosse.
“Al Csm – ha ricordato il Capo dello Stato – la Costituzione affida il compito di dare concretezza all’indipendenza della giurisdizione, come valore irrinunciabile della nostra democrazia. Proprio per questo, il ruolo che si assume quali componenti di questo Consiglio rappresenta una funzione di garanzia e, in ogni momento, di grande responsabilità per l’equilibrio fra i poteri costituzionali”. “I componenti del Csm – ha proseguito Mattarella – si distinguono soltanto per la loro ‘provenienza’. Hanno le medesime responsabilità nella gestione della complessa attività consiliare e sono chiamati a svolgere il loro mandato senza doversi preoccupare di ricercare consenso per sé o per altri soggetti. Laici e togati interpretano – con doverosa piena indipendenza da ogni vincolo – un ruolo fondamentale nel funzionamento del nostro sistema, sempre seguendo, quindi, il dettato costituzionale”. “In questa prospettiva – ha concluso il presidente – sorregge il riferimento alla forza d’animo e al coraggio che contraddistinsero l’azione di Vittorio Bachelet, al fine di superare divisioni e contrapposizioni pregiudiziali, facendo prevalere sempre la ricerca dell’interesse generale”.

Fonte: Agensir

Articoli Correlati

Tags: