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Prima volta a Palazzo Madama per Fausto Orsomarso. L’esponente calabrese del partito della premier Giorgia Meloni si dice pronto al nuovo mandato di senatore della Repubblica. Nell'intervista rilasciata ad Avvenire di Calabria parla del nuovo esecutivo e del lavoro che sarà svolto per rilanciare la regione.
Eletto al proporzionale tra le fila di Fratelli d’Italia, il partito della neo premier Giorgia Meloni, Fausto Orsomarso approda per la prima volta in parlamento. Fa parte della schiera di sei senatori eletti in Calabria.
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L’attuale assessore al Turismo della giunta Occhiuto è certo: «La Calabria sarà al centro dell’azione del nuovo esecutivo».
È una elezione che ho vissuto con grande emozione, soprattutto perché coincide con la nascita del primo governo guidato da una donna di destra, Giorgia Meloni, che come me ha iniziato il suo percorso politico nel movimento giovanile, da una posizione di marginalità, dovendo conquistare sul campo il diritto di cittadinanza per le nostre idee, ma sapendo di essere dalla parte giusta, di chi intende la politica come servizio per la propria gente e per la propria terra.
Nessuno meglio di lei può riuscire nel compito di guidare la Nazione in questa fase così difficile: può farlo per competenza, capacità politica, non ricattabilità, ma soprattutto perché ha una visione chiara del futuro frutto della propria storia ma anche di un confronto continuo della classe dirigente del partito con l’Italia produttiva, con le categorie, con i tanti settori della società. Giorgia Meloni non sprecherà questa grande opportunità che, con grande affetto e fiducia, le hanno dato gli italiani.
È un governo di grande qualità e autorevolezza, e anche fortemente identitario, perché rispecchia anche negli uomini e nelle donne la visione e i valori del centrodestra. La celerità con cui è nato il nuovo governo grazie alla responsabilità di tutti i leader della coalizione è la prova del grande senso di responsabilità. L’intervento del presidente Meloni ha chiarito quanto il Sud sia centrale nelle politiche del nuovo esecutivo.
La risposta è scontata ed è il contrasto alla crisi energetica e al suo impatto drammatico sull’economia di famiglie e imprese. Quello dell’indipendenza energetica e nell’approvvigionamento delle materie prime è un tema cruciale per il futuro dell’Italia. Poi investimenti per la crescita, dalle infrastrutture alla valorizzazione delle nostre eccellenze, del made in Italy, di tutto ciò che rappresenta la nostra identità, dal manifatturiero all’agroalimentare, al turismo.
Innanzitutto valorizzando il merito, che è il tema che più ha scandalizzato la sinistra. Eppure solo il merito può essere la leva che consente a chi parte da una situazione disagiata o ha meno mezzi e opportunità, di realizzare i propri obiettivi ed eccellere. Poi dire basta all’assistenzialismo e mettere in campo politiche capaci di formare e accompagnare i giovani nel mondo del lavoro. E, poi, sviluppare le potenzialità inespresse, quei “giacimenti” ancora non sfruttati (penso al turismo, settore a me caro) che con azioni di sistema che coinvolgano tutti gli attori, dai comuni alla Regione, al governo nazionale, insieme alle categorie, possono creare economia e lavoro vero.
Il dialogo e il confronto sono caratteristiche del nostro modo di fare politica: è stato così quando siamo stati all’opposizione, sostenendo quei dossier che ritenevamo importanti per l’interesse nazionale. Oggi c’è un governo uscito forte dalla prova elettorale, il confronto non sarà condizionato dalla precarietà politica, auspico che l’opposizione, oltre a fare una doverosa e necessaria azione di controllo, sappia dare un contributo costruttivo e non abbia atteggiamenti strumentali come avvenuto in campagna elettorale.
Se si parla di infrastrutture, il presidente Meloni ha rimarcato quanto sia importante che le regioni del Sud recuperino quel gap che penalizza la competitività rispetto alle altre regioni e al resto d’Europa. Un “ponte” fondamentale sarà quello istituzionale tra la Calabria e il governo di Roma, forse ciò che più è mancato nelle precedenti legislature.
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Oggi la classe dirigente di Fratelli d’Italia in Calabria, la sua deputazione parlamentare, saprà essere quel ponte con il presidente Meloni e il nuovo governo fatto di attenzione, idee e proposte per lo sviluppo della Regione.
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