Avvenire di Calabria

Haiti: Save the Children, 40 mila bambini sfollati nel 2024. La violenza limita l’accesso agli aiuti per 1 milione di minori

di Redazione Web

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Quest’anno più di 40 mila bambine e bambini ad Haiti sono stati costretti ad abbandonare le loro case a causa dell’escalation di violenza e ora uno su quattro vive in quartieri con accesso limitato agli aiuti salvavita: lo ha dichiarato Save the children. Nei primi due mesi del 2025, gli incidenti che hanno limitato l’accesso umanitario – come blocchi stradali e violenze nei confronti degli operatori umanitari – sono aumentati del 75% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, secondo un’analisi dei dati delle Nazioni Unite. Circa 2,7 milioni di persone su una popolazione di 11,5 milioni, tra cui circa 1 milione di bambini, vivono nelle aree in cui la violenza ostacola gli aiuti umanitari.
Quest’anno sono state sfollate più di 78.500 persone, tra cui oltre 40 mila minorenni, più del doppio del numero di sfollati nei primi tre mesi del 2024. La situazione ad Haiti sta drammaticamente peggiorando proprio mentre i governi stanno attuando drastici tagli agli aiuti esteri, mettendo a rischio i programmi di salute, nutrizione, sostentamento e istruzione per milioni di bambini in tutto il mondo.
Poiché i gruppi armati continuano a controllare tutte le strade principali che circondano la capitale e la maggior parte dei quartieri della città, gli operatori umanitari faticano a trasportare in sicurezza gli aiuti e a raggiungere i bambini e le loro famiglie. L’aumento del costo del carburante ha reso più costosa la consegna degli aiuti, mentre gli attacchi agli aerei e il conseguente divieto di volo nel Paese hanno ulteriormente limitato il flusso degli aiuti umanitari.
Nonostante la violenza e l’insicurezza, le organizzazioni umanitarie continuano a sostenere i bambini sfollati e le loro famiglie. Save the Children lavora ad Haiti dal 1978 nelle comunità urbane e rurali. L’organizzazione chiede che gli operatori umanitari e gli aiuti salvavita abbiano “pieno e libero accesso”, soprattutto a Port au Prince, per combattere la fame e la malnutrizione acuta grave, e che tutte le parti facciano il possibile per proteggere i bambini. Chiede, inoltre, alla comunità internazionale di 2aumentare con urgenza i finanziamenti umanitari per Haiti”.

Fonte: Agensir

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