
Parla la madre di Carlo Acutis: «Ragazzi, la via della santità esiste: tutti possiamo percorrerla»
Vi proponiamo l’intervista esclusiva che la madre del beato Carlo Acutis ha rilasciato al nostro
«Siamo felici che una reliquia del beato Carlo Acutis possa raggiungere l’Irlanda perché siamo convinti, viste le precedenti esperienze, che la devozione verso questo giovane, vissuto nel solco del Vangelo, sia d’esempio e di aiuto alla Chiesa e a tanti ragazzi che sono alla ricerca di punti di riferimento per cogliere la bellezza della fede». A dirlo è il vescovo delle diocesi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino e di Foligno, monsignor Domenico Sorrentino, in vista della peregrinatio di una reliquia del giovane, in programma dall’11 al 15 maggio nella diocesi primiziale dell’Irlanda – Armagh – e nella diocesi di Down e Connor. Ad accompagnare il frammento del pericardio, la membrana che ha protetto il suo cuore, ci sarà monsignor Anthony Figueiredo, responsabile delle Relazioni internazionali.
Il beato Carlo Acutis, che avrebbe celebrato 32 anni di vita terrena ieri (3 maggio) e morto di leucemia ad appena 15 anni nel 2006, ha incentrato la sua vita proprio sull’Eucaristia per crescere nel suo rapporto con Gesù: «Quanto più riceviamo l’Eucaristia», diceva, «più diventeremo come Gesù». Carlo cercava di partecipare tutti i giorni alla messa e di trascorrere del tempo in adorazione, credendo che «quando ci troviamo davanti a Gesù nell’Eucaristia, diventiamo santi».
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La reliquia del beato Carlo Acutis è già stata venerata lo scorso anno nella diocesi degli Stati Uniti, poi a novembre 2022 in Polonia e recentemente al patriarcato di Venezia. Quest’estate, dopo la Gmg a Lisbona di cui il beato Carlo è uno dei patroni, la reliquia andrà in visita nelle diocesi del Brasile.
Il beato Carlo Acutis, nacque il 3 maggio 1991 a Londra: i genitori vi si trovavano per motivi di lavoro. La famiglia torna poi a Milano, città d'origine. Carlo manifesta sin da bambino una spiccata sensibilità religiosa e un grande amore per l'Eucarestia.È un giovane per alcuni versi come molti altri: studia, gioca a pallone, ama la compagnia degli amici e utilizza Internet, ma tutto è attraversato dalla ricerca, esplicitata pubblicamente e gioiosamente, di Dio.
Colpito da una gravissima forma di leucemia fulminante, vive la malattia come una testimonianza di fede. Muore il 12 ottobre 2006. È stato beatificato nel 2020. Al giovane è stato attribuito un miracolo che ha consentito di attivare il processo di beatificazione avvenuta lo scorso 10 ottobre nella Basilica papale di San Francesco ad Assisi: «Andava a messa tutti i giorni da quando a 7 anni aveva preso la Prima Comunione. Allo stesso tempo era modernissimo, utilizzava il web per evangelizzare e fare volontariato», ha raccontato la mamma.
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Vi proponiamo l’intervista esclusiva che la madre del beato Carlo Acutis ha rilasciato al nostro
Antonia Salzano è la protagonista della nuova puntata di Good Morning Calabria il podcast della redazione di Avvenire di Calabria
Tra i temi affrontati: il bergamotto di Reggio Calabria, il sostegno ai sacerdoti, l’Alzheimer e le vocazioni. Ampio spazio anche all’approfondimento sull’era digitale e alle nuove opportunità di formazione.
Tags: carlo acutisSantità