Il Club Serra, da vent’anni a sostegno delle vocazioni e del Seminario Pio XI

Il Club Serra di Reggio Calabria si prepara ad un’altra iniziativa a sostegno delle vocazioni e del Seminario arcivescovile Pio XI. Lo farà con un’iniziativa in programma martedì 7 marzo al teatro Comunale “Francesco Cilea”. La commedia “I Cari parenti” del regista ed autore Oreste Arconte, riadattamento dell’omonimo romanzo di Saverio Strati. Una serata di allegria e beneficenza che vede coinvolti gli attori della Bottega di Giangurgolo, con il patrocinio dell’Associazione Culturale Le Muse e del Lions Club Fata Morgana di Villa San Giovanni.  

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«Il Club Serra ha la funzione di sostenere materialmente e moralmente le vocazioni sacerdotali e le vocazioni religiose in generale». Alessandra Maltese è past-president e socia fondatrice del Club Serra di Reggio Calabria. La sua è la testimonianza di chi, da due decenni, è al fianco dei tanti giovani che continuano a formarsi presso il seminario reggino. «A Reggio Calabria – continua – siamo presenti da circa vent’anni e da allora siamo sempre stati molto vicini al Seminario, seguendo in particolare la formazione di tutti i giovani sacerdoti che hanno poi intrapreso il loro ministero nella nostra diocesi».

«Da sempre, cerchiamo di stare accanto ai seminaristi, considerato anche che molti di essi sono lontani dalle rispettive famiglie. Non tutti – aggiunge Maltese –  hanno la possibilità, per esempio, di tornare a casa nel fine settimana o durante le feste».

Per non parlare poi dei tanti ragazzi che vengono dall’Africa, ricorda la past-president del Club Serra di Reggio Calabria, «per cui è importante che anche loro sentano anche qui la presenza di una famiglia. La nostra attività ha proprio questa finalità».

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PER APPROFONDIRE: Reggio Calabria, Saverio Strati in scena per il Seminario Pio XI

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Un contributo umano, attraverso la preghiera, ma anche il sostentamento economico. «Lo facciamo - aggiunge Alessandra Maltese - attraverso diverse iniziative, come lo spettacolo del 7 marzo, nel tentativo di raccogliere fondi grazie al contributo del territorio. Il nostro Seminario – conclude - ha anche bisogno di questo».