Avvenire di Calabria

Dopo la notizia sulla vicenda che riguarda il politico-predicatore della chiesa ''Gesù Cristo è il Signore'' di Catona, ecco la presa di posizione dell'organismo che rappresenta le confessioni religiose cristiane a Reggio Calabria

Il Consiglio delle Chiese sospende la comunità di Ripepi

In particolare, dopo la riunione di ieri sera, si è chiesta l'autosospensione dal Consiglio e l'astensione dalla partecipazione alla Settimana per l’Unità dei Cristiani

Redazione Web

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Lunedì 14 dicembre 2020 alle ore 18,00 si è riunito il Consiglio delle Chiese di Reggio Calabria. Erano presenti: Enzo Petrolino, diacono della chiesa Cattolica; Demetrio Amedeo, pastore della chiesa cristiana “Gesù Cristo è il Signore” di Gallico; Rosario Confessore, pastore della chiesa Valdese; Tony Moscato, pastore chiesa cristiana “Gesù Cristo è il Signore” di san Cristoforo; Pasquale Focà, pastore della chiesa della Riconciliazione; Non presenti nella circostanza: la Chiesa Greco-Ortodossa; la chiesa Ortodossa Rumena; la chiesa cristiana “Gesù Cristo è il Signore” di Catona.

Stiamo per celebrare il Natale del Signore e fra più di un mese la Settimana per l’Unità dei Cristiani. Questi due eventi ci hanno colto in un momento di grande prova e sofferenza. Da un lato il virus, dall’altro la spiacevole e grave vicenda che ha coinvolto Massimo Ripepi, pastore della chiesa “Gesù Cristo è il Signore” di Catona/Arghilla.

Senza entrare nel merito dell'attendibilità delle accuse che gli vengono contestate e nella speranza che esse si rivelino infondate, esprimiamo la nostra convinzione che come chiese siamo chiamate a promuovere la crescita umana ed a difendere la dignità e l'incolumità delle persone, in particolare delle più deboli, esposte alla violenza e all'arbitrio.

Dobbiamo anche mettere in atto prassi che educhino alla legalità, all'amore per la verità e per la giustizia, denunciando il male e smascherandolo dal velo della cultura e dei comportamenti usualmente considerati accettabili. 

Oltre a ciò, vogliamo difendere e proteggere quello che c'è di buono nel nostro stare insieme affinché anche da questa deplorevole vicenda si possa trarre una lezione di vita per noi cristiani e per le nostre Comunità, per essere nella società testimoni credibili.

Con tali sentimenti e guidati da questa speranza, rivolgiamo alla bambina vittima di questa vile e mostruosa violenza, il nostro pensiero e la nostra affettuosa vicinanza solidale ed esprimiamo alla sua famiglia la nostra disponibilità fattiva, assicurandole la nostra preghiera.

In tal senso, per rispetto del dolore di quanti soffrono per il male subito, abbiamo chiesto alla Chiesa di Catona, di autosospendersi dal Consiglio delle chiese reggine e di astenersi dal partecipare agli incontri e alla Settimana per l'Unità dei cristiani, programmata per Gennaio prossimo, offrendo un segno di buona volontà e di carità cristiana.

Confortati dalla Parola di Dio, dalla preghiera e dalla comune fratellanza, chiediamo a Gesù Cristo, Via, Verità e Vita, di sostenerci in questo momento di prova e di difficoltà per poter camminare incontro a Lui che in questo Natale farà con la Sua nascita, ancora una volta, Cieli nuovi e Terra nuova.

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