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Il culto dell'Immacolata risale all’undicesimo secolo. «Dio ha scelto gratuitamente Maria da tutta l’eternità perché fosse la Madre di suo Figlio: per compiere tale missione, è stata concepita immacolata. Questo significa che, per la grazia di Dio e in previsione dei meriti di Gesù Cristo, Maria è stata preservata dal peccato originale fin dal suo concepimento». Questo è quanto recita il Catechismo della Chiesa cattolica a proposito del dogma, cioè la verità di fede, secondo cui la Beata Vergine Maria non è stata toccata dal peccato originale, fin dal primo istante del suo concepimento.
A proclamare il dogma dell’Immacolata concezione fu papa Pio IX nel 1854 con la bolla “Ineffabilis Deus”. Un testo magisteriale in cui si legge, tra l’altro, quella che Riccardo Maccioni, responsabile dell’informazione religiosa di Avvenire, ha definito una “bellissima espressione”: «La beatissima Vergine Maria nel primo istante della sua concezione, per una grazia ed un privilegio singolare di Dio onnipotente, in previsione dei meriti di Gesù Cristo Salvatore del genere umano, è stata preservata intatta da ogni macchia del peccato originale».
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Lo stesso Pontefice dichiarò che durante il suo forzato esilio a Gaeta aveva fatto voto, in riposta a una chiamata interiore, che nel caso avesse ricevuto la grazia di tornare a Roma e della ricostituzione dell’ordine cristiano in Europa, si sarebbe impegnato per la promulgazione del dogma.
Nella devozione cattolica l’Immacolata si ricollega ad alcune apparizioni mariane. In particolare a Lourdes, dove nel 1858, Maria apparve alla pastorella Bernadette presentandosi come «l’Immacolata Concezione». Ancora prima, nel 1830 Catherine Labouré, novizia nel monastero di Rue di Bac, fece coniare una medaglia con il testo di una preghiera “vista” durante un’apparizione della vergine Maria: «O Maria, concepita senza peccato, pregate per noi che ricorriamo a voi».
Già celebrata dall’undicesimo secolo, la solennità dell’Immacolata Concezione della Vergine Maria si inserisce nel contesto dell’Avvento e del Natale, congiungendo l’attesa messianica e il ritorno glorioso di Cristo con la memoria della Madre. È proprio per questo motivo che l’attuale periodo liturgico viene considerato un tempo particolarmente adatto al culto della Madre del Signore. Maria è la tutta santa, immune da ogni macchia di peccato, dallo Spirito Santo quasi plasmata e resa nuova creatura. Già profeticamente adombrata nella promessa fatta ai progenitori della vittoria sul serpente, Maria è la Vergine che concepirà e partorirà un figlio il cui nome sarà Emmanuele. Il tema dell’Immacolata Concezione, inoltre, iniziò ad apparire nell’arte già molti secoli prima della proclamazione del dogma da parte di Pio IX.
Le prime raffigurazioni risalgono al periodo gotico, nel bel mezzo del dibattito sul “Peccato originale” tra gli ordini francescani e domenicani. In quei primi esempi il dogma è raffigurato in chiave emblematica e la sua interpretazione viene lasciata a chi l’osserva. Sempre nel tema vi sono anche alcune opere che raffigurano le dispute del dogma, per esempio l’opera rinascimentale di Pierfrancesco di Jacopo Foschi o quella subito posteriore per mano di Pordenone.
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