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Un percorso di fede e speranza si svela nel presepe della Parrocchia Santissimo Salvatore di Saline Joniche, dove figure esemplari raccontano storie di vita vissuta con coraggio, fiducia e dedizione a Cristo.
Quest'anno, il presepe della Parrocchia Santissimo Salvatore di Saline Joniche, guidata dal parroco don Danilo Nocera, si presenta come un viaggio tra le storie di vita di alcuni "Testimoni di Speranza". Ogni personaggio rappresenta una risposta concreta alla domanda sulla speranza: non tanto un "cosa", ma un "Chi". La speranza è Cristo, che illumina ogni percorso umano, anche il più tortuoso.
I protagonisti di questo presepe sono figure luminose: Carlo Acutis, Edith Stein, Giuseppe Moscati, Gaetano Catanoso, Chiara Corbella Petrillo e i coniugi Luigi e Maria Beltrame Quattrocchi.
Carlo Acutis rappresenta la santità vissuta nel quotidiano di un giovane della nostra epoca. Appassionato di informatica, Carlo ha saputo trasformare la sua passione in uno strumento di evangelizzazione, realizzando una mostra sui miracoli eucaristici. Il suo motto, «Tutti nascono come originali ma molti muoiono come fotocopie», è un invito a vivere con autenticità e fedeltà al Vangelo.
San Gaetano Catanoso, autentico missionario del Vangelo, ha incarnato la speranza attraverso la preghiera, l'offerta e il sacrificio. Con il suo servizio instancabile ai poveri, ha saputo restituire dignità a chi viveva nell'indigenza, indicando la via della riconciliazione con Dio e tra gli uomini.
Edith Stein, divenuta Santa Teresa Benedetta della Croce, ha percorso un cammino intellettuale e spirituale che l'ha portata dalla filosofia alla fede in Cristo. La sua testimonianza si è conclusa nel martirio di Auschwitz, con uno sguardo saldo sulla croce come unica speranza.
Luigi e Maria Beltrame Quattrocchi rappresentano la speranza vissuta nell'ordinarietà della vita familiare. La loro beatificazione come coppia dimostra che anche nelle piccole azioni quotidiane può risplendere la luce della santità.
La storia di Chiara Corbella Petrillo è un inno alla fiducia incondizionata nel progetto di Dio. Nonostante le prove dolorose, Chiara ha saputo affrontare la malattia con serenità, lasciando al figlio una lettera che riassume la sua testimonianza: «Lo scopo della nostra vita è amare ed essere sempre pronti ad imparare ad amare gli altri come solo Dio può insegnarci».
San Giuseppe Moscati, medico e ricercatore, ha saputo coniugare scienza e fede, vedendo in ogni paziente il volto sofferente di Cristo. La sua dedizione ai malati e la sua generosità nel servizio sono un esempio di come anche la vita professionale può diventare un cammino di santità.
Il presepe della Parrocchia Santissimo Salvatore di Saline Joniche non è solo una rappresentazione scenica, ma un invito a riflettere sul senso profondo della speranza cristiana. Ogni figura racconta una storia, ogni storia apre uno spiraglio verso la luce di Cristo che nasce, vive, muore e risorge per ciascuno di noi.
Don Danilo Nocera, concludendo la presentazione di questo percorso spirituale, ribadisce la frase di Papa Francesco: «La Speranza non delude». Un messaggio che risuona forte e chiaro, come una luce che illumina le strade delle nostre vite.
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