Avvenire di Calabria

Il sindaco di Reggio Calabria ha voluto presenziare all'inaugurazione di un parco giochi per ragazzi con disabilità

Il sindaco Falcomatà accanto agli Special Olympics

Un'attenzione allo sport paralimpico che impegna in prima persona Giuseppe Falcomatà: «Sono percorsi virtuosi»

di Redazione Web

Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram
Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram

Il sindaco Falcomatà accanto agli Special Olympics. L'occasione è data dall'inaugurazione di un parco giochi a Marina di Gioiosa Ionica. Il primo cittadino metropolitano rafforza così il suo legame con gli sportivi paralimpici.

Il sindaco Falcomatà accanto agli Special Olympics

«Sono molto legato ai ragazzi di Special Olympics, al loro desiderio di farcela nonostante le difficoltà». A dirlo è Giuseppe Falcomatà, sindaco metropolitano di Reggio Calabria. Lo scenario è Marina d Gioiosa Ionica. E, in particolare, l'area giochi al centro del parco verde, intitolata a Eunice Kennedy Shriver. Si tratta della fondatrice del Movimento Special Olympics International, scomparsa l’11 agosto del 2009.

Presenti fra gli altri Alessandro Palazzotti, vicepresidente nazionale Special Olympics Italia, Luisa Elitro, direttore regionale Special Olympics Calabria, il Sindaco di Marina di Gioiosa, Geppo Femia e Irma Circosta, presidente dell’Asd "I Girasoli della Locride".

Ha poi aggiunto Falcomatà: «Si tratta, infatti, di percorsi virtuosi, di grandissimo impatto sociale perché puntano a far uscire questi ragazzi dall'isolamento, coinvolgendoli in contesti autentici e concreti di inclusione e crescita personale, offrendo loro la possibilità di partecipare a iniziative e attività sportive».

Cos'è Special Olympics?

Da un campo estivo organizzato per le persone con disabilità intellettive nel cortile della propria casa ad un movimento globale, Special Olympics sta cambiando la vita e gli atteggiamenti dal 1968, da più di 50 anni.

Tutto è iniziato nel 1950 e nei primi anni ’60, quando Eunice Kennedy Shriver ha osservato come le persone con disabilità intellettive venivano considerate ingiustamente. Aveva anche notato che molti bambini con disabilità intellettive non avevano nemmeno un posto in cui giocare. Ha deciso di agire.

L’esperienza di Special Olympics insegna che proprio il metodo pragmatico che si applica allo sport, trasferito ad altri campi della vita sociale, come la scuola ed il lavoro, può rendere possibile il raggiungimento di qualsivoglia obiettivo.

Articoli Correlati