Avvenire di Calabria

“Vita di Gesù” offre uno sguardo nuovo sui Vangeli e propone nuove prospettive pastorali

«Incontriamo Gesù nei lontani», il cambio di prospettiva di Tornielli

Il direttore editoriale dei Media Vaticani presenterà il suo libro a Reggio Calabria venerdì 9 giugno

di Davide Imeneo

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Venerdì prossimo, presso il Salone del Teic di Reggio Calabria, si svolgerà la presentazione del libro “Vita di Gesù” scritto da Andrea Tornielli, direttore editoriale dei Media Vaticani (scopri i dettagli dell’evento). L’autore, che sarà presente all’incontro di dopodomani, ha raccontato ad Avvenire di Calabria che «il libro è nato dalla proposta di un amico sacerdote, don Primo Soldi, che durante il primo lockdown nel 2020 era rimasto molto colpito dall’efficacia delle brevi omelie della Messa a Santa Marta del Papa». Mi telefonò - continua il racconto di Tornielli - «e mi disse: “Perché non scrivi una vita di Gesù con i commenti di Papa Francesco?” Non decisi subito di seguire il suo consiglio, ma cominciai a pensarci… Ho raccolto il materiale e all’inizio dell’estate 2021 ho cominciato a scrivere. Così è nato il libro».


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L'anticipazione dell'intervista a Tornielli su "Vita di Gesù"

Nel corso dell’intervista rilasciata ad Avvenire di Calabria, che sarà pubblicata integralmente sul numero di domenica prossima, il direttore editoriale dei Media Vaticani ha raccontato come la stesura del libro ha influito sulla sua vita personale e spirituale: «Per me è stata una bellissima esperienza spirituale. Lavorare al libro mi ha fatto leggere il Vangelo come non l'avevo mai fatto, immedesimandomi con l'immaginazione nelle singole scene, per raccontare i personaggi, gli sguardi, i gesti e come le persone rimanevano colpite dall'incontro con Gesù». Una vera e propria “immedesimazione” quella compiuta dall’illustre vaticanista: «Ho immaginato colori, sapori, odori, il tempo atmosferico; ho immaginato i nomi dei tanti personaggi del Vangelo che non hanno nome, ho cercato di "vedere" le loro storie».

Il libro di Tornielli offre la possibilità di numerosi agganci pastorali: rileggere e meditare la Vita di Gesù, infatti, genera immediatamente la dinamica dell’annuncio. Per questo abbiamo chiesto all’autore come immagina sia possibile favorire l’incontro tra i lontani e Gesù. La sua risposta, però, offre una dinamica nuova: «Credo che la prospettiva vada capovolta. Non siamo noi a dover favorire l’incontro dei “lontani” con Gesù, ma siamo noi che abbiamo bisogno di incontrare Gesù nei “lontani”, dove meno ce lo aspettiamo. Papa Francesco chiede sempre di aprire le porte delle chiese, ma più che per far entrare la gente, per far uscire Gesù».

All’origine della fede cristiana, continua il direttore editoriale dei Media Vaticani, «c’è l’accadere di un incontro: capitava così duemila anni fa in Galilea, capita così anche oggi, quando ci imbattiamo in persone che riverberano nel loro sguardo e nei loro gesti – più che nelle loro parole – la luce del Vangelo che ha cambiato la loro vita. Il cristianesimo si è diffuso così, per attrattiva e non per proselitismo, da persona a persona».
Nel corso dell’intervista Andrea Tornielli ha anche raccontato quali sono gli aspetti del suo servizio al successore di Pietro che lo coinvolgono maggiormente, ha svelato anche un aneddoto che riguarda la stesura del libro e come la pubblicazione è stata accolta dal Santo Padre.

Venerdì prossimo, nella città che accolse l’annuncio della Fede dall’apostolo Paolo, Tornielli riconsegnerà alla comunità diocesana e alla cittadinanza la “sfida della fede”: l’incontro con l’uomo che ha cambiato per sempre le sorti dell’umanità.

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