Avvenire di Calabria

I giovani fermati questa mattina dalla polizia a Reggio Calabria hanno età comprese tra i 17 e i 19 anni

La baby-gang dello stupro, sei ragazzi arrestati a Reggio

Le accuse sono pesantissime: bullismo, violenza sessuale di gruppo, adescamento di minori, atti sessuali con minorenne e pornografia minorile

Redazione Web

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Sei ragazzi tra i 17 e i 19 anni sono stati arrestati questa mattina dalla polizia a Reggio Calabria. Le accuse sono pesantissime: bullismo, violenza sessuale, adescamento di minori, violenza sessuale di gruppo, violenza privata, atti sessuali con minorenne e pornografia minorile, consumati ai danni di quattro ragazze minorenni, di cui una, all’epoca dei fatti, aveva meno di 13 anni.
Le indagini, condotte dalla Squadra Mobile hanno tratto origine da una segnalazione pervenuta da “S.O.S. Telefono Azzurro”: una telefonata in cui qualcuno ha denunciato un’aggressione a sfondo sessuale e numerose condotte vessatorie e di molestie, anche telefoniche, subite da una ragazza minorenne da parte di un suo coetaneo.
Poi la denuncia davanti alle autorità: diversi episodi di condotte moleste in via continuata e permanente nei confronti sia della denunciante che di altre due ragazze minorenni.
Il narrato puntuale, analitico e lineare della prima vittima in relazione all’aggressione fisica a sfondo sessuale subita è stato poi riscontrato dagli impianti di videosorveglianza acquisiti e analizzati dagli inquirenti e dall’analisi del traffico dati delle utenze in uso ai giovani ragazzi.
In relazione alle presunte condotte di bullismo di cui si era reso responsabile il ragazzo minorenne, durante il ciclo triennale di scuole medie, tutte le vittime confermavano di aver subito continue molestie che si concretizzavano in ripetuti insulti, minacce gravi e aggressioni fisiche, con conseguente cambiamento delle abitudini di vita e l’ingenerarsi di un perdurante stato d’ansia, con un evidente effetto destabilizzante della loro serenità e del loro equilibrio psicologico.
Dalla ricostruzione dei fatti sono emersi altri episodi di violenza fisica a sfondo sessuale ai danni di due ragazze minorenni di cui una minore di 13 anni. In circa dieci episodi, la bambina è stata adescata con l’inganno dal ragazzo autore degli atti bullismo, con l’intento di ottenere un incontro e compiere, assieme agli altri amici, atti sessuali con la minorenne.
L’attività condotta dagli uomini della Polizia di Stato, consentiva di ottenere dal Gip di Reggio Calabria, su richiesta della locale Procura della Repubblica del Tribunale per i Minorenni, immediati provvedimenti cautelativi di collocamento in comunità nei confronti di sei ragazzi, al fine di allontanarli da un contesto familiare evidentemente non adeguatamente contenitivo della loro personalità, alla luce dei gravissimi reati di cui si sono resi responsabili.
Al termine delle formalità di rito in Questura, i ragazzi verranno collocati in diverse comunità a disposizione della competente Autorità Giudiziaria.

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