
Il Gal Terre Locridee si candida per il progetto NextMed
Un’opportunità importante per contribuire alla rigenerazione urbana attraverso soluzioni innovative e sostenibili Non guarda solo
Favorire l’accesso ai servizi digitali per tutti, abbattendo le barriere e promuovendo l’inclusione: è l’obiettivo del progetto “DigitAbile” presentato nel corso dell’incontro dedicato all’accessibilità promosso dalla Regione Calabria nell’ambito della misura 1.4.2 del Pnrr.
«Con realtà digitale costruiamo un mondo senza barriere»: con queste parole l’assessore alla Transizione digitale della Regione Calabria, Filippo Pietropaolo, ha aperto l’incontro dedicato alla presentazione del progetto “Citizen Inclusion – Miglioramento dell’accessibilità dei servizi pubblici digitali”.
L’iniziativa intende garantire l’accesso semplificato ai servizi online regionali, in particolare per le persone con disabilità o con scarse competenze digitali. L’obiettivo è duplice: adeguare i portali della pubblica amministrazione e formare i dipendenti regionali e comunali all’uso degli strumenti digitali accessibili. Tra le azioni già attivate, la dotazione di tecnologie assistive per il personale con disabilità uditiva e visiva, a tutela del diritto al lavoro e alla piena autonomia professionale.
Nel suo intervento, l’assessore Pietropaolo ha posto l’accento sulla rete di facilitazione digitale creata con il supporto dei Comuni capofila dei distretti socio-sanitari e del Terzo settore. «È un modello di collaborazione efficace – ha spiegato – che utilizziamo anche per la gestione dei beni confiscati».
PER APPROFONDIRE: Reggio Calabria approva il Piano Triennale per la Transizione digitale 2024-2026
Fondamentale, secondo l’assessore, sarà l’entrata a regime della ReDigit, società in house della Regione che fungerà da Academy per la formazione, da data center regionale e da snodo strategico per mettere in rete pubblica amministrazione, università e imprese. Un protocollo in corso di definizione tra Regione Calabria, Unical e Dipartimento nazionale della Trasformazione digitale punta a rafforzare questa infrastruttura strategica.
Il dirigente del dipartimento Transizione digitale, Tommaso Calabrò, ha illustrato le quattro direttrici operative della strategia regionale: sicurezza informatica, tutela della privacy, semplificazione amministrativa e accessibilità dei servizi. Un lavoro strutturato, ha affermato, che ha consentito di allineare tutti i Dipartimenti regionali e attivare progetti in grado di servire concretamente i cittadini più fragili.
La responsabile del procedimento, Rosamaria Santacaterina, ha invece evidenziato la struttura della misura 1.4.2, suddivisa tra interventi tecnici e formazione. «L’obiettivo – ha spiegato – è accompagnare ogni cittadino nel percorso di digitalizzazione, con particolare attenzione a chi è più in difficoltà».
Sono già oltre 170 i centri attivi di facilitazione digitale, mobili e fissi, realizzati grazie alla collaborazione con Comuni, enti del Terzo settore e associazioni presenti sul territorio.
Durante la giornata si sono susseguiti gli interventi di esperti del settore, rappresentanti istituzionali e delle associazioni di categoria. Tra loro: Ivan Cardaci (Intellera), Antonio Mirijello (Ente Nazionale Sordi Calabria), Carmela Petrelli, Ernesto Siclari (garante per i diritti delle persone con disabilità della Regione Calabria), Pasquale Neri (Forum Terzo Settore), Pietro Testa (UICI Calabria), Gianni Romeo (CSV Calabria).
Dalla Rete dei punti di facilitazione digitale alla piattaforma DigitAbile, l’incontro ha mostrato come il digitale, se ben governato, possa diventare uno strumento concreto di inclusione, a servizio di una società realmente senza barriere.
Un’opportunità importante per contribuire alla rigenerazione urbana attraverso soluzioni innovative e sostenibili Non guarda solo
Presso San Giorgio Extra, il secondo evento della rassegna “Musica al Centro” 2025: un intreccio tra spiritualità, polifonia sacra e cultura calabrese.
La Regione Calabria punta su prevenzione, tecnologia e collaborazione tra enti per ridurre i rischi