Avvenire di Calabria

La Carbonara nella top list delle ricette italiane tarocche

Sono molti i piatti rivisitati con poco o nulla di tradizionale

di Redazione Web

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Quasi 6 italiani su 10 (57%) in viaggio all’estero si sono imbattuti in versioni storpiate

Si è celebrato nei giorni scorsi il Carbonara Day. E non sono mancate le polemiche. Dall’uso del Romano cheese al posto del pecorino, a quello del bacon invece del guanciale. Fino alla panna che sostituisce addirittura le uova. La pasta alla carbonara è una delle ricette italiane più taroccate nel mondo. Tanto che quasi 6 italiani su 10 (57%) in viaggio all’estero si sono imbattuti in versioni storpiate della cucina italiana. A dirlo è una analisi Coldiretti su dati Noto Sondaggi.


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Accanto al fenomeno del “fake in Italy” – si legge nella nota - c’è quello dei piatti nazionali che fuori dai nostri confini subiscono le più bizzarre modifiche. Un esempio – riferisce la Coldiretti – è l’utilizzo negli Usa del cosiddetto “Romano Cheese” che, oltre a non rispettare il rigoroso disciplinare di produzione, viene addirittura ottenuto negli Stati Uniti e in Canada dal latte di mucca e non di pecora. Da evitare anche le molte varianti americane scovate dalla Coldiretti nei siti di recette sul web che prevedono tra l’altro l’aggiunta di piselli surgelati. Burro o basilico ma anche panna. Un “orrore” commesso anche dagli inglesi.

È però ben più lungo l’elenco dei piatti tricolore storpiati. Dagli spaghetti alla bolognese che spopolano in Inghilterra, alla “Pasta with Meatballs”,. Fino ad arrivare al pesto proposto con mandorle, noci o pistacchi al posto dei pinoli. E con il formaggio comune che sostituisce l’immancabile parmigiano reggiano e il pecorino romano.

La mancanza di chiarezza sulle ricette Made in Italy offre peraltro – sostiene la Coldiretti – terreno fertile alla proliferazione di falsi prodotti alimentari italiani all’estero. Dove le esportazioni potrebbero triplicare se venisse uno stop alla contraffazione alimentare internazionale. Che vale oggi 120 miliardi di euro ed è causa di danni economici, ma anche di immagine.


PER APPROFONDIRE: Coldiretti Calabria: gli agricoltori custodiscono il 47% del paesaggio


Comunque sia per tornare all’amata Carbonara, ecco tutto quello che c’è da sapere. L’origine del nome è incerto ma questa è la ricetta. Occorre tagliare il guanciale a dadini e rosolarlo in una padella con poco olio fino a farlo divenire trasparente. Mentre a parte si grattugia il pecorino romano da aggiungere in una terrina con due uova sbattute e una manciata di pepe. Amalgamando gli ingredienti per ottenere un condimento cremoso. La pasta cotta – conclude la Coldiretti – deve essere versata in padella e fatta saltare con il guanciale per un minuto. Per poi aggiungere il condimento mescolando molto rapidamente con il cucchiaio di legno per poi spegnere il fuoco e servire la pasta.

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