Avvenire di Calabria

Si tratta di una delle feste mariane più antiche la cui origine sarebbe riconducibile ai festeggiamenti per la dedicazione di una chiesa intitolata a Maria nel IV secolo a Gerusalemme

La Chiesa celebra la Natività della Beata Vergine Maria

La nascita della Santissima Vergine fu preannunziata fin dall'inizio quando il Signore promise all'umanità decaduta un'altra donna che avrebbe schiacciato il capo al serpente

di Redazione Web

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La Chiesa celebra oggi la Natività della Beata Vergine Maria. Si tratta di una delle più antiche feste mariane la cui origine sarebbe collegata alla festa della dedicazione di una chiesa intitolata a Maria, a Gerusalemme, nel IV secolo: la basilica di Sant'Anna che - secondo la tradizione - sarebbe la casa dei genitori della Madre di Gesù, Gioacchino ed Anna, dove appunto nacque la Vergine.

La nascita della Santissima Vergine fu preannunziata fin dall'inizio quando il Signore promise all'umanità decaduta un'altra donna che avrebbe schiacciato il capo al serpente. E giunta la pienezza dei tempi, Maria apparve come stella mattutina nel mare tempestoso del mondo, pura, santa, piena di grazia.


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Maria nacque santa, poiché fu concepita senza macchia originale e piena di ogni grazia. La grazia che ebbe la Beata Vergine Maria sorpassò la grazia non solo di ciascun santo, ma di tutti gli Angeli ed i Beati del cielo. E questo a ben ragione perché Maria era destinata a divenire Madre di Dio. Ora se Maria fu eletta ad essere Madre di Dio, era necessario che Dio l'adornasse d'una grazie corrispondente alla dignità eccelsa cui l'aveva destinata. Inoltre Maria era destinata ad essere mediatrice d tutte le grazie e perciò ebbe una grazia superiore quella di tutte le altre creature.

La Beata Vergine Maria nei Vangeli Apocrifi e nell'Arte

L’episodio della nascita della Vergine non è menzionato nei Vangeli canonici, ma raccontato nei testi degli Apocrifi – in particolare dal Protovangelo di Giacomo – che, tuttavia, non descrive la scena e lo spazio in cui si verifica l’evento.

L’iconografia, quindi, non attinge da un modello letterario cristiano, ma, trae origine da immagini e testi precristiani che narrano della stanza del parto in occasione della nascita di un personaggio importante.

Le raffigurazioni più antiche che trattano il soggetto sono costituite da un dittico del VI secolo conservato a San Pietroburgo e da un affresco della chiesa di Santa Maria Antiqua nel Foro Romano. Con il passare dei secoli, la scena si arricchisce di particolari narrativi. Tanto che già nell’arte dei secoli XI-XII il soggetto comprendeva anche le raffigurazioni di Anna a letto, delle fanciulle che portano i doni e la scena della lavanda della neonata.


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Col tempo queste composizioni sono divenute più complesse con l’aggiunta di personaggi ed episodi legati all’infanzia di Maria.

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