Avvenire di Calabria

80 anni fa il tragico bombardamento ad Annà in cui persero la vita il presule e altre persone

La Chiesa reggina ricorda il vescovo Montalbetti, il 31 messa in suffragio

La Santa messa in Cattedrale. A presiederla l'arcivescovo monsignor Fortunato Morrone.

di Redazione Web

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Il 31 gennaio ricorre l’ottantesimo anniversario dalla prematura scomparsa di monsignor Enrico Montalbetti, indimenticato arcivescovo di Reggio Calabria e vescovo di Bova, morto tragicamente il 31 gennaio del 1943, a causa di un bombardamento ad opera degli alleati. La Chiesa di Reggio Calabria - Bova si appresta a ricordarlo.

In occasione dell'ottantesimo anniversario dalla scomparsa, la comunità diocesana di Reggio Calabria - Bova ricorderà il Servo di Dio Enrico Montalbetti, pastore veneto che ha guidato la Chiesa reggina e quella di Bova tra il 1938 e il 1943. Lo farà con una messa in suffragio martedì prossimo, 31 gennaio, nella Basilica Cattedrale alle 18.30. A presiedere la celebrazione eucaristica sarà l’arcivescovo metropolita di Reggio Calabria - Bova, Fortunato Morrone.

Il 31 gennaio 1943

Il 31 gennaio è la data legata al drammatico giorno del bombardamento ad Annà di Melito Porto Salvo in cui perser la vita l'allora vescovo cinquantacinquenne di Reggio Calabria e Bova, insieme ad altre 9 persone. Da allora sono passati esattamente 80 anni.


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Il presule era ospite della villa dei marchesi Ramirez - erroneamente scambiata per un centro operativo militare - ad Annà di Melito Porto Salvo, dove si era recato in visita pastorale e celebrato la messa nella vicina parrocchia. Vescovo di Reggio dal 1938, nel 1941 era stato nominato anche vescovo di Bova.

L'ultima benedizione

L'ultimo ricordo di Montalbetti è affidato al racconto di Ramiro Ramirez sopravvissuto al bombardamento in cui persero la vita il fratello maggiore e i genitori. Un ricordo amaro e terribile che rimase impresso nella memoria, come raccontato un paio d'anni fa ad "Avvenire di Calabria".

Il vescovo avrebbe dovuto pernottare presso Villa Ramirez per riprendere, il giorno dopo, la sua visita pastorale a Bova. «Dopo la celebrazione - ricostruisce il marchese - sua eccellenza ricevette in casa nostra alcuni notabili del luogo, dopo aver benedetto noi bambini. Io avevo 12 anni. La benedizione che impartì a noi bambini fu l’ultima che diede nella sua vita».


PER APPROFONDIRE: Montalbetti, l’educazione che forma corpo e anima


Il ricordo del vescovo Montalbetti nella comunità reggina è ancora vivo, nonostante sia trascorso quasi un secolo dalla sua prematura scomparsa. Attualmente, presso la diocesi reggina è tutt’ora aperto l’iter della causa di beatificazione e canonizzazione, ripreso nel febbraio del 2013.

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