Avvenire di Calabria

Il primo pastore dell'arcidiocesi di Reggio Calabria - Bova è nato il 19 ottobre del 1914

La Chiesa reggina ricorda monsignor Sorrentino

di Redazione web

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La Chiesa reggina ricorda monsignor Aurelio Sorrentino a 107 anni dalla sua nascita. Il primo pastore della diocesi reggina-bovese è nato, infatti, il 19 ottobre del 1914.


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Originario della diocesi di Mileto, fu un vescovo che fondò il proprio ministero episcopale all'insegna della comunione affiancato dal "suo" vicario generale, don Italo Calabrò. «Possiate rimanere sempre nell'amore del Signore; che siate sempre più Chiesa, più comunione con Dio e in Cristo - si legge nel suo testamento spirituale - possiate sempre risplendere per l'impegno della fede, per l'operosità della carità e per la costante speranza».

Monsignor Sorrentino è stato vescovo della Chiesa di Reggio Calabria - Bova (unificata nel 1986) nel tempo compreso tra il 4 giugno 1977 e il 28 luglio 1990, succendendo all'ormai anziano monsignor Ferro. Prima dell'esperienza in riva allo Stretto, guidò - dal 1966 - le diocesi lucane di Potenza, Marsico Nuovo e Muro Lucano in un tempo di forte crisi, fu esempio di equilibrio e attenzione ai fedeli.

Il Congresso eucaristico del 1988 a Reggio Calabria

Certamente passerà alla storia per il Congresso Eucaristico del 1988 a Reggio Calabria che si concluse con l'incontro con il Papa del tempo, san Giovanni Paolo II che si rivolse alla comunità reggina: «A motivo di questa unità di fede e di carità, che trova la sua forza e il suo sostegno nell’Eucaristia, il cristiano - disse il Pontefice - non può impegnarsi nella difesa dell’uomo, della sua dignità, dei suoi fondamentali diritti, primo fra tutti il diritto alla vita».

All'interno della Basilica Cattedrale di Reggio Calabria è stato posizionato un monumento a sua memoria al primo anniversario del suo transito in Dio. «Amo più le aurore che i tramonti - scriveva monsignor Sorrentino nel suo diario conservato grazie all'attenta opera di monsignor Antonino Denisi - ma nella vita ci sono anche i tramonti: le delusioni, le stanchezze. Fortunatamente la fede ci conforta: al di là, sopo l'ultimo tramonto, incontreremo un nuovo giorno e non vi sarà più notte».

Monsignor Aurelio Sorreninto e il ricordo dello storico segretario

Così lo ricorda monsignor Antonino Denisi, attuale decano del Capitolo metropolitano, storico segretario che visse al fianco di monsignor Sorrentino l'impegno pastorale al servizio della chiesa reggina e non solo. Superando l’animo “provinciale”, ricorda Denisi, «proiettò Reggio Calabria al centro di una dialettica ecclesiale di respiro nazionale; ma non solo: fu il primo a credere in una pastorale condivisa per le tre diocesi ricadenti sul territorio della metropolia reggina»; mentre la seconda rafforza la volontà di andare oltre gli steccati ideologici.


PER APPROFONDIRE: Sorrentino, pastore lungimirante e premuroso


«Nell’anno del Congresso Eucaristico nazionale - ancora Denisi - il governatore della Calabria era Rosario Olivo, socialista e valdese. Con lui, Sorrentino seppe e volle dialogare, ottenendo pregevoli risultati in termini di collaborazione per il grande evento che coinvolse Reggio e l’intera regione».

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