Avvenire di Calabria

L’intervento del vicesindaco di Reggio Calabria, Neri, già assessore alle Finanze

La delegittimazione è l’arma delle ’ndrine

Redazione Web

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di Armando Neri * - I soldi pubblici non finiranno più nelle mani dei clan. L’obiettivo dell’Amministrazione Falcomatà va in questa direzione. Nel lavoro quotidiano, nella programmazione di lavori e dei servizi da destinare alla cittadinanza, ma soprattutto nei programmi di spesa delle maggiori linee di finanziamento, dal Decreto Reggio ai Patti per il Sud, il livello di vigilanza sarà sempre più stringente. Con l’obiettivo di tagliare i pozzi della criminalità organizzata ed al tempo stesso evitare che le opere si fermino, ostaggio di contenziosi ed arbitrati.
Il Protocollo sottoscritto con la Prefettura, con la Procura e con l’Anac scrive una parola chiara e definitiva da questo punto di vista. Ed è un risultato che difficilmente si sarebbe potuto immaginare fino a qualche anno fa. Condivido l’analisi del Procuratore De Raho, che ha certamente una visione complessiva delle dinamiche cittadine, sia dal punto di vista economico che sociale: la ‘ndrangheta tende a cancellare la memoria, provando di volta in volta a riabilitare figure che, con il loro agire, hanno determinato un danno alla collettività. E i cittadini perdono di vista la bussola, finendo per non riconoscere neanche ciò che si fa nel presente.
Chi guarda avanti, chi tenta di lavorare secondo una prospettiva, in questa città spesso viene lasciato solo. Chi osa avere coraggio viene isolato, oppresso da una specie di cappa, da una melassa che ostacola il tuo avanzare, che ti stanca, senza farlo apertamente. Una sensazione che in qualche caso abbiamo vissuto anche noi, purtroppo, ma che è stata poi superata dal calore e dall’affetto dei cittadini, che ci accompagnano in questa sfida, anche e soprattutto sul fronte della legalità, sul fronte della normalizzazione dei rapporti tra la pubblica amministrazione ed i cittadini, della trasparenza, della partecipazione, della condivisione.
Tanti sono i risultati ottenuti su questo fronte in questi due anni di amministrazione. Oltre al Protocollo per la vigilanza preventiva, c’è il nuovo programma avviato per la gestione dei beni confiscati alla criminalità organizzata, ma anche le prese di posizione nette al fianco di alcuni imprenditori vittime dei clan, ed ancora la collaborazione con le forze dell’ordine e con la magistratura nell’ambito di alcune inchieste che hanno portato a scoperchiare le mire della criminalità sull’amministrazione comunale, ed ancora la rotazione dei dirigenti, la costruzione di un luogo simbolo come il Centro Civico di Archi, oggi intitolato alle vittime innocenti della criminalità organizzata, il contrasto all’illegalità diffusa, all’abusivismo, all’evasione. Sono tutte azioni mosse nel solco della legalità che gridano a gran voce la posizione chiara e netta di un’Amministrazione comunale che ha deciso di metterci la faccia, decidendo da che parte stare ed affiancando i cittadini in questa battaglia per la rinascita della Città. Se pensiamo a ciò che avveniva nelle stanze del palazzo fino a pochi anni fa, ci rendiamo conto di come sia cambiato davvero tutto. La politica riscopre la sua autonomia e la sua autorevolezza e, come ama ripetere il Sindaco Falcomatà, «la Città si fa con i cittadini» onesti e di buona volontà. Il compito dell’Amministrazione è quello di creare le condizioni socio–economico affinché chi sceglie di rimanere a Reggio, per continuare a combattere, sia sostenuto e si riconosca nell’immagine di una prospettiva comune.
È una sfida che dobbiamo a noi stessi, prima ancora che ai nostri figli. Guardandoci indietro, dovremo farlo senza alcun rimpianto, altrimenti avremo vissuto a metà e con tiepidezza, chi verrà dopo di noi non ce lo perdonerà. Questa è un esperienza che va vissuta con pienezza, determinazione e passione. Non c’è spazio per gli indecisi, non c’è spazio per le aree grigie.

* Vicesindaco di Reggio Calabria

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