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In occasione della festa di Ognissanti, oggi primo novembre, nelle case salesiane, specialmente negli oratori, si distribuiscono le castagne. Il perché di questa tradizione? È legata ad un ricordo. Vediamo quale.
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Anche la famiglia salesiana in Calabria vive oggi questo significativo momento. A Gallico, nella periferia di Reggio, ad esempio, dove insiste uno degli oratori più antichi della regione, si festeggia alle 17 proprio la Festa delle castagne, presso il cortile della scuola primaria "Don Demetrio Fortugno". La ricorrenza ricorda proprio un miracolo a compiere il quale fu San Giovanni Bosco.
Il miracolo risalae al 1849. Il giorno di Ognissanti don Bosco aveva condotto tutti i ragazzi dell'Oratorio a visitare il camposanto e a pregare. Aveva promesso loro, al ritorno, di regalare delle castagne. Mamma Margherita ne aveva comprato tre sacchi, ma pensando ne occorresse soltanto una piccola quantità per divertire i giovani, ne aveva messe a bollire solo poche. Ma Mamma Margherita non aveva ben capito i suoi desideri e non ne aveva cotto che tre o quattro chili.
I ragazzi si stavano già accalcando alla porta della Chiesa. Don Bosco si mise alla soglia per fare la distribuzione. Buzzetti versò la pentola dentro un cestello e lo teneva fra le sue braccia. Don Bosco credendo che sua madre avesse fatto cuocere tutte le castagne comprate, riempiva il berretto che ogni giovane gli sporgeva. Buzzetti, vedendo che ne dava troppe a ciascuno, gridò: «Don Bosco, se continua così, non ce n'è neanche per metà!».
«Ma va» rispose don Bosco «ne abbiamo comprati tre sacchi». Tuttavia don Bosco, rincrescendogli diminuire le porzioni, gli disse tranquillamente: «Continuiamo fin che ce ne sarà». E continuava come prima. Finché nel canestro non vi fu più altro che la porzione per due o tre. Solo una terza parte dei giovani aveva ricevute le sue castagne, ed erano almeno 600.
PER APPROFONDIRE: Don Bosco e il miracolo delle castagne, festa a Gallico
Don Bosco non si preoccupò. Disse: «Le ho promesse ai giovani e non voglio mancar di parola» e riprese la distribuzione. Qui avvenne davvero del miracoloso. Don Bosco calava il mestolo nel canestro e lo ritraeva traboccante; mentre la quantità che rimaneva nel cesto sembrava non diminuisse. Ne ebbero tutti a sazietà. Quando Buzzetti portò il canestro in cucina vide che dentro c'era ancora una porzione, quella di don Bosco. Forse per la prima volta, con le mani ripiene di castagne, i ragazzi gridarono quella sera: «Don Bosco è un santo».
Da allora ogni anno, in ogni casa, centro giovanile, oratorio o ambiente salesiano, la sera di Ognissanti si distribuiscono le castagne, in ricordo di quell'evento.
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