“Discernimento: un cammino di libertà”: è stata questa la “traccia” che domenica 21 gennaio ha dato valore alla VI Giornata Diocesana dello Scautismo e che ha spinto le associazioni scout del territorio della Diocesi di Reggio Calabria (AGESCI – FSE – MASCI – CNGEI) ad incontrarsi, confrontarsi e vivere due luoghi significativi della città.
Il parco Baden Powell (dal nome del fondatore dello scoutismo) durante la mattina ha accolto tantissimi ragazzi scout che si sono impegnati a ridare dignità e decoro ad un luogo che l’incuria e l’abbandono hanno sottratto alla città e ai suoi abitanti, rendendosi protagonisti di un’attività civitas che ha caratterizzato l’inizio di un cammino di discernimento che li ha portati ad essere custodi attivi e responsabili di ciò che appartiene a tutti e che racconta un modo diverso “per essere felici e per realizzare il bene per sé e per gli altri”. Con la testimonianza del gesuita padre Carmelo Giuffrida, i ragazzi e gli educatori hanno avuto l’occasione di confrontarsi sul tema del discernimento in relazione al servizio, accrescendo ancora di più il senso del servizio compiuto: “Discernere in relazione alla dignità umana non significa fare assistenzialismo, che fa precipitare le persone bisognose in una inattività spirituale e pratica che le rende ancor più bisognose. Significa, invece, aiutare gli altri a realizzarsi scoprendo in sé la bontà, la bellezza, i valori e, ancor più, le capacità e i talenti fisici che possano essere messi al servizio della società”.
Durante la Santa Messa, celebrata nella chiesa di San Paolo alla Rotonda gremita e colorata da camicie e fazzolettoni di diversi colori, l'arcivescovo Giuseppe Morosini, ha invitato capi e ragazzi a “scegliere” Cristo, ad aderire in modo totale e completo al messaggio evangelico per riappropriarsi di un’autentica identità di cristiani; di una dimensione spirituale che il mondo sta dimenticando e di un messaggio sconvolgente che ci viene ricordato da chi cristiano non lo è, come il filosofo agnostico Cacciari: «Non Dio che stabilisce una relazione con gli uomini, ma Dio che viene sulla terra attraverso Cristo. Vertiginoso….manca il brivido davanti a una vicenda cosi grande, incommensurabile». Un brivido che nasce dallo stupore, dalla meraviglia di fronte ad un Dio che entra nella storia… nella nostra storia. Stupore che diventa consapevolezza ed orienta le nostre scelte.
Su questa scia nel pomeriggio, tutti i capi e gli scout adulti si sono incontrati al Seminario Arcivescovile Pio XI della città - un luogo che sta divenendo sempre più casa di tutti grazie soprattutto al suo rettore don Sasà Santoro - per vivere concretamente esperienza di discernimento attraverso laboratori preparati dai Responsabili delle Associazioni scout, supportati e guidati dall’Assistente Ecclesiastico Agesci Don Angelo Battaglia, che hanno avuto, attraverso la trattazione di alcuni tematiche (Agape Amore senza misura - Dimensione comunitaria - Creato - Fratellanza Internazionale e Pace - Legalità e giustizia), l’obiettivo di far vivere le tappe essenziali proprie di un cammino di discernimento: “riconoscere, interpretare, scegliere”. Tappe che indicano il processo che precede la scelta vera e propria. Un invito quindi a vivere il discernimento “come stile proprio, personale e comunitario, che accompagna le scelte a cui siamo chiamati come uomini, come cristiani, come scout”. Un’occasione quindi per condividere la gioia del Vangelo, la gioia del sentirsi Chiesa.. la gioia di sentirsi comunità educante. Un’occasione per dirci che “un buon discernimento è il segreto della felicità”.