Avvenire di Calabria

La governatrice ai vescovi: «Disponibile al dialogo»

Jole Santelli ha inteso rispondere immediatamente alle sollecitazioni della Conferenza episcopale calabra. In particolare la neo-presidente ha evidenziato la volontà di ristabilire «un’agenda politico-istituzionale che dia centralità alla Persona».

Jole Santelli *

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Ho letto con grande attenzione, apprezzandola molto, la riflessione dei vescovi calabresi. Nel ringraziarli per il Loro augurio, non posso non sottolineare con compiacimento che molte delle tematiche oggetto della Loro puntuali considerazioni sono contenute nelle linee programmatiche che hanno portato alla mia elezione e che rappresenteranno quindi le fondamenta della mia azione futura di governo.

Sono convinta che la Calabria debba investire sugli asset fondamentali del proprio sviluppo e che nella nostra regione questi siano rappresentati dall’agricoltura, dal turismo, dalla Ricerca ed Università, dall’Innovazione. Perché realmente tale obiettivo possa essere centrato è necessario fare scelte precise, a partire dalla programmazione comunitaria.

Ovviamente i vescovi hanno sottolineato la necessità di dare risposte alla povertà e all’emarginazione, un tema caro alla Loro come alla mia sensibilità. Mi permetto di allargare questo concetto, va credo ristabilita un’agenda politico-istituzionale che dia centralità alla Persona, alle necessità ai diritti.

Pertanto sono persuasa che il dialogo e il confronto da Loro auspicato sarà alla base del rapporto di condivisione che ci aspetta, nella convinzione che, ribadisco, la centralità della persona deve tornare ad essere il fulcro delle politiche regionali.

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