
Il segreto di Francesco. La riflessione dell’arcivescovo Morrone sul Papa venuto «dalla fine del mondo»
Un momento di intensa comunione ecclesiale ha riunito la comunità diocesana di Reggio Calabria –
Un ricordo ancora indelebile, quello della visita di papa Francesco a Lampedusa nel 2013: una terra di vittime e sopravvissuti, da dove transitano migliaia di migranti. Un tributo che il Pontefice celebra quest’anno con la messa di domani, alle 11, nella Cappella di Casa Santa Marta. Lui che in quel territorio così straziato da sofferenze parlò davanti a 10mila persone di «immigrati morti in mare, da quelle barche che invece di essere una via di speranza sono state una via di morte». Dal palco costruito anche con i relitti delle barche naufragate alla Cappella romana, con un’incessante desiderio di non scordare e di non rimanere indifferenti in un mondo globalizzato.
Il direttore della sala stampa della Santa Sede, Matteo Bruni, rende noto l’appuntamento di domani, specificando che «vista la situazione sanitaria alla messa parteciperà solo il personale della Sezione Migranti e rifugiati del Dicastero per il Servizio dello sviluppo umano integrale”. La celebrazione eucaristica sarà trasmessa in diretta televisiva da Vatican Media e in streaming sul sito di Vatican News.
Un momento di intensa comunione ecclesiale ha riunito la comunità diocesana di Reggio Calabria –
L’arcivescovo della Diocesi di Reggio Calabria – Bova, monsignor Fortunato Morrone parteciperà alla celebrazione esequiale
Il 23 aprile la Chiesa fa memoria liturgica di san Giorgio, martire e cavaliere della