
Limbadi, il 6 maggio si illumina per Maria Chindamo: memoria viva contro la ‘ndrangheta
Nel nono anniversario della scomparsa di Maria Chindamo, il luogo del delitto si trasforma in
Il Consiglio regionale della Calabria ha approvato all’unanimità il secondo punto all’ordine del giorno: il testo unico legislativo sugli “interventi regionali per la prevenzione e per la prevenzione e il contrasto del fenomeno della ‘ndrangheta e per la promozione della legalita’, dell’economia responsabile e della trasparenza”.
Tra le novità introdotte dalla legge, relazionata dal consigliere regionale di “Dp”, Arturo Bova, presidente della Commissione anti-‘ndrangheta, c’e’ l’istituzione della “Consulta regionale per la legalita’” con funzioni di osservatorio delle politiche regionali rivolte alla prevenzione della criminalità organizzata e della corruzione.
Tra gli interventi di prevenzione primaria e secondaria, sono previste anche misure per la prevenzione dello scioglimento dei consigli comunali a rischio di infiltrazioni mafiose e per la prevenzione dell’usura, compresa quella connessa al gioco d’azzardo patologico, e per la prevenzione della marginalita sociale e culturale.
Nella sezione terza del titolo II si dà attuazione al protocollo sottoscritto in materia di contrasto alla ludopatia, imponendo limitazioni temporali e spaziali all’esercizio del gioco tramite slot machine per tutti gli esercizi commerciali e prevedendo il divieto di collocazione di alcune tipologie di apparecchi per il gioco nei locali.
E’ stata poi annunciata l’introduzione del marchio regionale “no slot”, rilasciato a cura dei Comuni a quegli esercizi che scelgono di non installare o di disinstallare apparecchi per il gioco, e che la Regione, nella concessione di finanziamenti, considererà come requisito essenziale l’assenza di apparecchi per il gioco.
Bova ha spiegato che si prevedono interventi di formazione e di aggiornamento, obbligatori ai fini dell’apertura e della prosecuzione dell’attività per i gestori ed il personale operante nelle sale da gioco e nelle sale scommesse, nonché campagne annuali di informazione e diffusione di strumenti di comunicazione sui rischi e sui danni derivanti dalla dipendenza dal gioco.
Una sezione della proposta di legge è poi riservata agli interventi regionali per la prevenzione e la lotta al fenomeno dell’usura e dell’estorsione, con la creazione di un elenco delle imprese che denunciano il racket e una corsia preferenziale assegnata a queste imprese, con l’impegno della Regione ad agevolare l’accesso al credito, a dare contributi per attivita di monitoraggio del fenomeno usuraio e per il supporto alle vittime.
Un titolo specifico della proposta di legge contro la ‘ndrangheta e per la legalità riguarda la politica e la pubblica amministrazione, introducendo disposizioni “volte a stimolare l’adozione da parte degli organi politici della Regione di un codice etico regionale, l’attuazione dei meccanismi di trasparenza e lotta alla corruzione, l’istituzione di un’anagrafe pubblica dei soggetti politici e dei titolari di cariche di derivazione politica”.
Quanto alla copertura finanziaria, la proposta di legge prevede per il 2018 uno stanziamento di poco superiore ai 4 milioni, e 800mila euro per il 2019 e il 2020. Nella sua relazione illustrativa Bova ha osservato: “Oggi il Consiglio regionale scrive una bella pagina, perché è la prima volta che la Calabria si dota di un testo organico sulla lotta al fenomeno mafioso e alla ‘ndrangheta in particolare, un fenomeno del quale evidentemente oggi abbiamo piena consapevolezza. Con questa legge – ha aggiunto Bova – diamo un grande segnale di attenzione, anche per gli imprenditori che denunciano le pressioni criminali. L’approvazione di questa legge la dobbiamo ai calabresi e a tutti gli italiani”.
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Tags: Arturo BovaNdrangheta