Avvenire di Calabria

Lo rende noto l'agenzia dire.it che comunica la grande mobilitazione del terzo settore

La rete associativa difende l’Agenzia dei Beni Confiscati reggina

Redazione Web

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L'Agenzia nazionale dei beni confiscati di Reggio Calabria non si tocca: la sede principale deve restare a Reggio Calabria. Continuano nella citta' dei Bronzi le manifestazioni contro il possibile declassamento a sede "secondaria" dell'Agenzia, in fase di discussione nelle aule parlamentari, ha attivato molte delle forze sociali e politiche della citta' perche' non si perda la centralita' di questa struttura. Dopo l'iniziativa organizzata dalla sezione locale del Movimento Nazionale per la Sovranita', prevista per lunedi' 12 giugno alle 18.30 e che indica soprattutto il Pd come regista di questa operazione, ne e' stata annunciata un'altra promossa da sigle associative, culturali e movimenti civici, prevista per domani, sabato 10 giugno, alle 17.00, sempre di fronte la sede dell'Agenzia. Dietro la "Rete delle associazioni per l'Agenzia nazionale beni sequestrati e confiscati" non vi e' alcuna sigla politica. Ad ora ne fanno parte il Centro Comunitario Agape, Arci Reggio Calabria, associazione Antigone, Mo.Vi Calabria, Agesci Reggio Calabria 15, Agesci Fata Morgana, Cngei sezione Reggio Calabria, Arcigay Reggio Calabria, associazione Vivi San Sperato, Cooperative Nemesis, Unci Calabria, associazione Happy Days, associazione Nuova solidarieta', associazione Scilla e Cariddi, Circolo Culturale G. Foti e Avis Comunale Reggio Calabria. "Vogliamo portare simbolicamente la testimonianza di una citta' che non ha alcuna voglia di assistere inerme a questo ennesimo tentativo di spoliazione - hanno dichiarato i rappresentati della Rete - la comunita' reggina sequestrera' simbolicamente l'Agenzia. Chiediamo a tutti i cittadini, alle associazioni, ai rappresentanti istituzionali di ogni ordine e grado, a partire da tutti i parlamentari eletti su questo territorio e alle massime istituzioni nazionali, di affiancarci in questa battaglia per la legalita'. La sede istituzionale dell'Anbsc - hanno concluso i promotori - deve rimanere a Reggio Calabria".

Il sindaco Falcomatà: Inutile indignarsi dei baciamano.

"Aderisco con convinzione all'appello lanciato dalle associazioni per la mobilitazione contro il declassamento della sede reggina dell'Agenzia Nazionale Beni Sequestrati e Confiscati alla criminalita' organizzata di Reggio Calabria". Cosi' Giuseppe Falcomata', sindaco di Reggio Calabria, rispondendo all'appello lanciato dalle sigle associative per il presidio annunciato per domani, sabato 10 giugno. "Gia' quasi due anni fa - ha aggiunto il sindaco - nel settembre del 2015, ebbi modo di affermare pubblicamente la nostra netta contrarieta' all'ipotesi di spostamento della sede istituzionale dell'Agenzia. Un passo indietro dello Stato su questo fronte sarebbe un segnale devastante soprattutto in una terra di frontiera come Reggio Calabria dove e' necessario affermare con forza la presenza delle Istituzioni". "Altrimenti il rischio e' quello che si continui a sollevare boati di indignazione di fronte ai baciamano fatti ai signorotti dei clan locali, salvo poi dimenticarci della questione il giorno dopo, quando si tratta di avallare l'ennesimo tentativo di spoliazione di un territorio che ha tanta sete di legalita' e di giustizia e che non puo' sentirsi - ha concluso Falcomata' - neanche per un istante, ne' sul piano sostanziale ne' su quello dei simboli, abbandonato dalle istituzioni centrali".

Giunta compatta: l'Agenzia non si tocca.

La Giunta comunale di Reggio Calabria ha aderito alla manifestazione promossa dalle associazioni reggine contro il declassamento della sede istituzionale dell'Agenzia Nazionale per i Beni Sequestrati e Confiscati. «Siamo convinti che Reggio sia la sede naturale per ospitare l'Agenzia. Non è certo una battaglia di campanile – scrivono gli Assessori dell'Esecutivo cittadino - piuttosto non condividiamo in alcun modo le motivazioni con le quali, in nome delle difficoltà logistiche sui trasporti, si stia pensando di trasferire a Roma la sede istituzionale. Siamo d'accordo con quanto ha avuto modo di affermare il sindaco Falcomatà: questa deve essere una battaglia dell'intera città. Per questo aderiamo in maniera convinta all'appello lanciato dalle associazioni presenti sul territorio che domani sabato 10 giugno, alle ore 17:00, abbracceranno simbolicamente la sede dell'Agenzia».

Regione, Battaglia: Odg apposito in Consiglio.

"Convinto sostegno e piena adesione alla manifestazione di domani che vedra' una copiosa presenza del mondo dell'associazionismo e del volontariato reggino impegnato a ribadire un fermo 'no' al trasferimento della sede dell'Agenzia Nazionale dei beni sequestrati e confiscati". Lo dichiara il consigliere regionale e presidente della Conferenza interregionale permanente per l'Area dello Stretto, Domenico Battaglia (Pd). "La struttura, presidio di legalita' e simbolo della lotta alla 'ndrangheta e al malaffare, deve rimanere a Reggio Calabria. A tal fine - ha aggiungo Battaglia - mi faro' promotore di una serie di iniziative istituzionali per scongiurare il trasferimento di una realta' importante da un territorio ad alta densita' criminale dove lo Stato e' chiamato ad attestare con piu' forza ed incisivita' la sua presenza". "Chiedo al presidente Mario Oliverio di sensibilizzare il Governo in tal senso e rivolgo un appello al ministro degli Interni Marco Minniti e al ministro della Giustizia Andrea Orlando perche' la sede dell'Anbsc resti patrimonio della Citta' dello Stretto". "In occasione della prossima seduta del Consiglio regionale - conclude il consigliere regionale - presentero' un ordine del giorno ad hoc a tutela di questo importante presidio di legalita' e perche' su questo tema vi sia il pronunciamento della massima assise elettiva della Calabria".

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