
Tornano le Giornate Fai d’Autunno: un’occasione per conoscere i Giganti della Sila
La “custode” Simona Lo Bianco ci accompagna alla scoperta di una Riserva naturale unica nel suo genere presente in Calabria.
La primavera, la Sila, ha in serbo per turisti e visitatori una montagna di sorprese e attività divertenti da fare
Noemi Guzzo si autodefinisce una “montanara incallita”, ma il suo amore per la montagna traspare da ogni parola e dal suo percorso professionale. Prima di essere una guida ambientale escursionistica e guida ufficiale del Parco Nazionale della Sila, è una profonda conoscitrice della natura e del territorio calabrese. Vive con i piedi ben piantati a Lorica, che considera casa, rifugio, luogo di lavoro e custode dei suoi ricordi d’infanzia. In questa intervista, ci conduce in un viaggio attraverso il territorio della Sila, in attesa della stagione primaverile, quando la natura esplode in un dipinto di profumi e colori.
Come per ogni stagione, anche per la primavera, la Sila, ha in serbo per turisti e visitatori una montagna di sorprese e attività divertenti da fare. Da piacevoli trekking alla scoperta delle prime fioriture, alle prime giornate a pagaiare nel Lago Arvo a bordo di kayak e barchette, fino alle ultime ciaspolate sulla neve, in vetta, a Monte Botte Donato, dove con stupore si ammira ancora una montagna perfettamente innevata, contornata da boschi di faggi e pini dalle chiome rinverdite, che si preparano a brillare al caldo sole di una nuova primavera. Un’immersione nel verde dei boschi della Sila da fare a piedi, ma anche in bicicletta, con rilassanti pedalate a bordo lago o nel cuore dei sentieri più rigogliosi, dipinti dalla primissima fioritura di Crocus Vernus o “finto zafferano”.
La Sila è da sempre definita una “montagna dolce”, un altopiano con pendii non eccessivamente ripidi o difficoltosi. Monti morbidi e tondeggianti accompagnano il cammino di escursionisti e pedalatori, lungo sentieri larghi, accessibili e alla portata di grandi e piccini. Oltre 600 km di rete sentieristica si prestano ad una miriade di attività da praticare all’aria aperta. Ma non solo, grazie alle tante nuove realtà imprenditoriali, i villaggi silani propongono servizi e attività per famiglie durante tutto l’anno. Dai coinvolgenti parchi avventura, dedicati ai più piccoli con percorsi di diverse difficoltà, ai risciò bifamiliari con pedalata assistita, alla pista bob su rotaie, fino alle attività di pesca con rilascio ed educazione ambientale alla fauna ittica del Lago Arvo. Le tante Guide ambientali presenti sul territorio costruiscono e propongono ormai da qualche anno un’offerta variegata dedicata ai più piccoli e alle loro famiglie, all’insegna della sostenibilità e della valorizzazione delle risorse ambientali presenti.
Il Centro Visite Cupone, in località Cupone, così come il Centro Visite Garcea a Taverna, all’interno della Riserva Naturale Biogenetica “Poverella- Villaggio Mancuso”, si propongono quali centri di eccellenza dedicati all’educazione ambientale e al turismo accessibile, offrendo la possibilità anche a persone con mobilità ridotta e con disabilità di vivere esperienze sensoriali uniche e indimenticabili: si va dalle accurate riproduzioni della Sila in formato ridotto, alle mostre espositive e recinti faunistici, fino a itinerari tracciati e ben segnati, che guidano turisti e viaggiatori attraverso percorsi semplici e ben strutturati. Altro luogo incantevole e accessibile a tutti è l’Arboreto del Parco che si estende su una superficie di circa 90 ettari, all’interno della quale è possibile vivere un’esperienza indimenticabile, a stretto contatto con la natura circostante. Ex vivaio forestale abbandonato, l’Arboreto, portato a nuova vita, oggi è diventato uno splendido giardino di biodiversità.
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Senza ombra di dubbio, in quella che viene definita la Sila Grande, il tratto del “Sentiero Italia” (PNS SI/CAI 402), che collega il villaggio di Lorica a Monte Botte Donato, passando per il Lago Arvo, per poi giungere sulla vetta a quasi 2.000 metri, in primavera, regala scorci e paesaggi speciali. Distese di verde ricoperte di fiori dai mille colori, un inebriante profumo di resina misto a timo serpillo montano, ci fanno respirare l’essenza della Sila a pieni polmoni. Non di meno, in Sila Piccola, lungo il fiume Tacina, sulle tracce del sentiero dell’”Anello di Monte Gariglione” (PNS 36/CAI 312) assistiamo a giornate primaverili stupefacenti. Corsi d’acqua freschissima, suggestive e fitte abetaie, fanno da contorno a vaste praterie, colorate da narcisi, primule, asfodeli e magnifiche orchidee silane. Tra questi sentieri, accompagno ospiti e visitatori alla scoperta di una natura sorprendente, in quello che per me, rimane il posto più bello del mondo: la Sila. Una montagna splendida, che ogni giorno sa regalarmi un’emozione.
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