
La Messa in suffragio del Papa sarà giovedì in Cattedrale a Reggio
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È curioso che ci sia una statua di San Giorgio nella chiesa parrocchiale dedicata, già dal 1500, agli apostoli Filippo e Giacomo, con l’aggiunta successiva di Sant’Agostino, in omaggio ai padri Agostiniani che avevano ospitato la parrocchia, nell’ambito del loro convento, dopo il terremoto del 1783.
A memoria d’uomo, la statua di San Giorgio ha sempre avuto la sua collocazione nella sede del Gruppo scout della parrocchia. I più anziani ricordano che fu l’arcivescovo Giovanni Ferro, presumibilmente negli anni Settanta del secolo scorso, a donare la statua di San Giorgio proprio al gruppo della Federazione Scout d’Europa, che aveva trovato ospitalità nei locali che il parroco dell’epoca, don Vittorio Caminiti, aveva messo a disposizione. Pare, tra l’altro, che in città sia l’unica statua dedicata al Santo martire, oltre a quella in cartapesta della parrocchia San Giorgio extra e al busto che si trova a San Giorgio al Corso.
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La statua che è nella parrocchia Sant’Agostino è di buona fattura, dettata dalla semplicità e linearità dei tratti, armonica nella sua complessità strutturale e finemente decorata nei particolari presenti con decorazioni finemente intagliati e dorati. Grazie alla generosa donazione dei benefattori, il simulacro è stato restaurato dalla dottoressa Rita Guarisco, con autorizzazione della sovrintendenza delle belle arti e dell’ufficio diocesano beni culturali.
A lavoro ultimato, oggi - 2 dicembre - alle ore 16 la statua viene presentata alla comunità, alla presenza dell’arcivescovo Fortunato Morrone, che la benedirà prima di collocarla nella navata laterale della chiesa parrocchiale.
La statua, in legno policromo e dorato, posta su base ottagonale si presenta a figura intera nella sua veste di “Miles Christi”, martire per aver sostenuto la fede cristiana. Tra i suoi attributi menzionati e qui presenti ci sono: il drago piegato e simbolicamente schiacciato sotto il peso del santo trionfante, la lancia, tenuta nella mano destra, e l’ampio e coprente scudo poggiato a terra e sorretto dalla mano sinistra, dove su un campo bianco è raffigurata la croce rossa dell’ordine religioso cavalleresco di San Giorgio.
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Indossa una cotta militare a maglie stretta e finemente lavorata, sormontata da una tunica color acquamarina tra le cui pieghe emerge una decorazione finemente lavorata e dorata. La parte superiore della statua del santo presenta un corpetto alla cui vita è allacciata una cintura. La tunica di soldato è di colore acquamarina, il tutto sormontato da un mantello di colore rosso. Ai piedi calzari traforati di ambito militare con risvolti ornati. Il capo è coperto da un elmo dorato da cui fuoriesce la folta capigliatura.
Vissuto nel III secolo d.C., al tempo dell’imperatore Diocleziano, Giorgio diffuse il cristianesimo tra i funzionari e gli ambienti della corte militare. Il suo culto è molto diffuso, rivelando l’aspetto del soccorritore che interviene nei momenti di pericolo e sofferenza.
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