Avvenire di Calabria

La pandemia non ferma le iniziative del Fai che anzi conoscono una nuova primavera

Giornate Fai. L’ambiente come «relazione tra natura e storia»

di Rocco Vittorio Gangemi *

Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram
Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram

Il presidente del Fai, Andrea Carandini ha voluto dedicare alle delegazioni ed ai volontari del Fai la targa che quest’anno le Giornate Fai di Primavera hanno ricevuto dal Presidente della Repubblica. Le migliaia di volontari di tutt’Italia sono grate per questo gesto che riconosce l’impegno profuso negli anni, a sostegno del Fai e della sua missione a favore dell’ambiente, inteso nell’accezione più ampia ed attuale come “relazione co-evolutiva fra natura e storia”.


Non perdere i nostri aggiornamenti, segui il nostro canale Telegram: VAI AL CANALE


La delegazione di Reggio Calabria, dopo averle accuratamente preparate, ha dovuto rinunciare alle ultime due edizioni delle Giornate Fai di Primavera, a causa dell’emergenza da Covid 19; ci è mancato il contatto con le migliaia di visitatori che eravamo abituati ad incontrare, e con gli studenti “Apprendisti Ciceroni” che ogni anno prepariamo per i nostri eventi. Ma questo periodo “sospeso” ci ha anche consentito di tracciare un bilancio di tanti anni di impegno. Il compito che ci siamo assunti è quello di sensibilizzare le comunità sui temi della tutela, della conoscenza, della gestione sostenibile delle risorse naturali e dei beni culturali. Abbiamo svolto una continua azione rivolta alle giovani generazioni, realizzata con attività culturali e formative, operando in accordo con le scuole che hanno integrato lo studio in classe sui temi dell’arte, della natura e del paesaggio; quindi abbiamo svolto educazione ambientale, civile ed alla legalità.

In questo ambito è nata a Reggio Calabria la prima esperienza di alternanza scuola-lavoro nei beni culturali, anticipando la legge che l’ha istituita a livello nazionale. La delegazione ha operato in modo da fare comprendere che l’ambiente è un complesso sistema di relazioni fra numerose componenti: antropiche, fisiche, chimiche, naturalistiche, climatiche, paesaggistiche, architettoniche, culturali ed economiche; in particolare, siamo orgogliosi di avere contribuito a bloccare il devastante progetto per la realizzazione della centrale a carbone di Saline Ioniche. Il volontariato del Fai in Calabria con la presidenza e direzione regionale, le delegazioni e i gruppi ha promosso nell’opinione pubblica e nelle istituzioni, una sempre maggiore consapevolezza in merito al patrimonio culturale e naturalistico della regione ed alle sue potenzialità di sviluppo. La nostra delegazione si è molto impegnata sul tema della valorizzazione, partecipando ad eventi ed attività a carattere nazionale, come le Giornate di Primavera e d’Autunno, alle Mattinate Fai per le Scuole, al censimento dei Luoghi del Cuore, aperture straordinarie e proposte di visita ai siti archeologici, a castelli, musei, biblioteche, archivi e ambiti naturalistici; e organizzando convegni, incontri di studio e corsi di formazione.

Questa attività ha contribuito a raggiungere un primo importante risultato per fare comprendere all’opinione pubblica ed alla classe politica, che lo sviluppo sociale ed economico della regione è determinato anche dalla capacità di valorizzare il nostro patrimonio culturale e naturalistico. Infatti oggi questo tema è inserito regolarmente nei programmi di sviluppo. Bisognerebbe capire perché tutto questo non produca lavoro, una economia sana e una sana crescita sociale, mentre si registrano livelli inaccettabili di disoccupazione giovanile che stanno mortificando intere generazioni.

È necessario che il nostro patrimonio per generare economia reale, debba essere messo a sistema; pertanto non è un problema di fondi, ma di idee chiare e conseguenti, soprattutto a livello politico e amministrativo. A questo proposito la nostra attività di volontariato si è incentrata negli anni, non solo ad evidenziare i problemi ma anche a dare indicazioni di buone prassi e azioni per risolverli. Infine, considerato lo sconvolgimento determinato dalla pandemia nelle nostre società e nelle coscienze, riteniamo che esso offra l’occasione per un “cambio di paradigma” verso una nuova società. Questo, in Calabria, è tanto più vero quanto più urgente comprenderlo.

*Capo delegazione Fai Reggio Calabria

Articoli Correlati