Avvenire di Calabria

Le chiese dell’arcidiocesi di Reggio-Bova un vero patrimonio artistico

L’Arte sacra nell’800: Conferenza organizzata dal Museo Diocesano

Domani dalle 16 alle 19 presso l'arcivescovado relazionerà la dottoressa Capitelli

Gaetana Covelli

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Arte sacra dell’ottocento nelle chiese dell’arcidiocesi di Reggio–Bova Giunto ormai alla quinta edizione il progetto diocesano “Chiese aperte” attraverso l’Ufficio beni culturali, promuove dal 2013 un percorso di formazione rivolto a volontari associati impegnati in iniziative di custodia, tutela e valorizzazione degli edifici di culto di rilevante interesse storico.

Tra gli appuntamenti, quello di venerdì 23 giugno, è certamente di alto valore culturale. Durante la conferenza tenuta dalla professoressa Giovanna Capitelli – docente al Dipartimento di studi umanistici all’Università della Calabria – si parlerà di «Arte sacra dell’ottocento nelle chiese dell’arcidiocesi di Reggio–Bova: artisti e opere».

Le emergenze architettoniche e storico–artistiche coinvolte sono site nel centro storico e nelle sue immediate adiacenze: in particolare, le chiese degli Ottimati, del Carmine, del Santo Cristo o dell’arciconfraternita dei Bianchi, della Madonna dei Poveri al Trabocchetto (detta chiesa di Pepe), di San Pietro al Calopinace, della Graziella, di Sant’Antonio ad Archi, cui si aggiungono, costituendone un sito di eccellenza, le rovine della chiesa medievale di San Giovanni extra muros presso via Giudecca.

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