![Piano Supporto alle fragilità](https://www.avveniredicalabria.it/wp-content/uploads/2024/07/Piano-Supporto-alle-fragilita.jpeg)
Presentato il Piano di supporto alle fragilità Salute e Welfare
Un piano che pone in cima la centralità della persona e il suo sviluppo psico-sociale
Calabrese: «è necessaria la promozione di una nuova cultura sociale»
«Il lavoro sommerso è una vera piaga per la nostra Regione. Per far fronte al fenomeno servono non solo controlli ma misure d’intervento specifiche. È un fenomeno che potrà essere contrastato solo ed esclusivamente in rete. E in sinergia con le parti sociali, le categorie datoriali, le imprese e le Istituzioni».
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Lo ha dichiarato l’assessore alle politiche per il lavoro e alla formazione professionale, Giovanni Calabrese. Nel corso di un incontro sulle politiche di contrasto al sommerso con il presidente della Commissione anti ‘ndrangheta della Regione Calabria, Pietro Molinaro. E con Benedetto Di Iacovo, segretario generale di Confial nazionale e già presidente della Commissione regionale della Calabria per l’emersione del lavoro irregolare.
Durante l’incontro, che si è svolto alla Cittadella regionale, si è discusso delle normative in atto. Di quelle da adottare anche in riferimento alla programmazione 2021-2027. E ai dati significativi contenuti nell’XI rapporto predisposto proprio da Di Iacovo e da Domenico Marino, docente di economia presso l’Università Mediterranea di Reggio Calabria.
L’assessore Calabrese ha ringraziato il presidente e il segretario «per il lavoro di monitoraggio e per gli interventi sulle politiche del lavoro». Aggiungendo «principalmente, per le attenzioni riservate alle politiche di contrasto al lavoro sommerso irregolare. E a ogni forma di illegalità nel mercato del lavoro calabrese».
«Il lavoro irregolare in Calabria – ha proseguito l’assessore - coinvolge più del 20% del mercato del lavoro. Lo sviluppo della Calabria, e di ogni comunità, deve basarsi e fondersi sul lavoro. Questo può avvenire anche attraverso la promozione di una nuova cultura sociale che riguarda molti fattori. Dalla cultura, alla criminalità organizzata, dalla burocrazia alla disoccupazione».
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«La riduzione del lavoro nero in Calabria comporta una approfondita analisi non solo sull'aspetto dei controlli, ma anche le cause socioeconomiche, culturali e istituzionali che stanno alla base del fenomeno. Il Dipartimento regionale lavoro e welfare intende collaborare e tracciare un percorso unitario. Avvalendosi del lavoro meritorio che la Commissione per l’emersione ha prodotto negli anni scorsi. In collaborazione con il Centro studi delle politiche economiche e territoriali dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria».
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